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Aler, passo indietro: chi non può comprare alloggi non verrà allontanato

Individuata una "fascia di protezione" di circa 9 mila famiglie che non saranno toccate

Incontro tra il Sunia e la Cgil da una parte e l'assessore alla casa in regione, Fabrizio Sala, sulla vendita straordinaria degli alloggi dell'Aler. Il colloquio ha sortito un primo effetto: la regione è disposta a non procedere con la "mobilità forzosa" per quegli inquilini che non vorranno o non potranno acquistare l'alloggio in cui vivono.

Aler aveva deciso di mettere in vendita qalche migliaio di alloggi, soprattutto in palazzi già prevalentemente di proprietà privata, offrendo agli attuali inquilini lo sconto del 44% sul valore di mercato. Ma la gran parte degli assegnatari non può comunque permettersi l'acquisto. Di qui il problema di capire che cosa sarà di loro. Inizialmente Aler aveva disposto la mobilità di tutti loro, ad esempio in alloggi vuoti di altri quartieri. Cosa che però ai sindacati degli inquilini non era affatto piaciuta.

La marcia indietro è arrivata dopo l'incontro del 25 febbraio in regione. Sala ha promesso che le 9 mila famiglie molto povere, cioè nella cosiddetta fascia di protezione, non saranno comunque toccate, mentre per tutte le altre non si procederà a priori bensì caso per caso.

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