Ha 59 anni ed è ginecologo di fama nazionale. Alessandra Kustermann dal 2009 è direttrice dell'unità operativa complessa del pronto soccorso della Mangiagalli. Si è occupata concretamente di tutela delle donne e dei bambini fondando il centro contro la violenza sessuale e il centro contro la violenza domestica.

Ha collaborato con comune, regione e istituzioni nazionali ed europee. Nel 2010 ha ricevuto l'Ambrogino d'Oro.

SANITA' - Nei primi 100 giorni promette una "controriforma della sanità", ponendo in primo luogo la revisione del sistema degli accreditamenti e un "riequilibrio tra il pubblico e il privato" delle risorse, che ora (a suo parere) sono eccessivamente concentrate sulla sanità privata. Promette trasparenza, rigore, controlli, merito e stop ai doppi incarichi. Altre proposte sono l'abolizione del ticket per i codici verdi del pronto soccorso, l'accorpamento delle Asl e l'eliminazione di strutture "doppie".

SEA - Alessandra Kustermann ritiene necessario un intervento pubblico, anche della regione, nel capitale della Sea, "per scongiurare che ci si trovi costretti a svendere o a rinunciare ai necessari investimenti su una infrastruttura strategica".

DIRITTI CIVILI - E' contraria all'attuale legge sul fine vita, propone che nel microchip della tessera sanitaria siano registrate le scelte del paziente sul trattamento durante un coma profondo e sulla donazione degli organi. Sull'immigrazione ritiene che debba prevalere lo "ius soli" (se sei nato in Italia sei cittadino italiano) rispetto allo "ius sanguinis". E' favorevole al registro delle unioni civili e anche al matrimonio omosessuale.

SCUOLA - La Kustermann ritiene doveroso un riequilibrio di risorse a favore della scuola pubblica, "che deve venire prima". "Solo dopo avere garantito le risorse - scrive - per la scuola pubblica si possono elargire contributi a quelle private".