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Forza Italia "apre" alle primarie per il leader. Nel programma flat tax e blocco migranti

Il convegno "Alleanza per la Repubblica" organizzato a Milano da Stefano Maullu

"Alleanza per la Repubblica": è l'appuntamento - di sabato 4 febbraio a Milano - con cui numerosi esponenti di Forza Italia hanno tentato di fare il punto sul presente e il futuro del centrodestra italiano, alla luce della possibilità che presto si vada alle urne e della manifestazione "Italia sovrana" con Giorgia Meloni (segretaria di Fdi) e Matteo Salvini (segretario della Lega Nord). Organizzato dal parlamentare europeo Stefano Maullu e dal consigliere regionale Vittorio Pesato, ha visto la partecipazione di Giovanni Toti (presidente della regione Liguria), Mariastella Gelmini (coordinatrice lombarda), Maurizio Gasparri, Paolo Romani, Laura Ravetto, Ignazio La Russa (di Fdi) e tanti altri.

L'immigrazione, innanzitutto: più Russia e meno primavere arabe è la ricetta, in sintesi, proposta da Forza Italia: che accoglierà senz'altro il favore degli alleati. Secondo gli organizzatori del convegno milanese, l'era delle primavere arabe (associate all'ex presidente Usa Barak Obama) è stata «fallimentare», mentre Putin può diventare «alleato fondamentale nella lotta al terrorismo». Il fatto che il riferimento alla Russia sia stato inserito nel capitolo sul "piano per il Mediterraneo" fa pensare che, nella visione di Forza Italia, vi sia un'alleanza strategica e non soltanto occasionale con Mosca. Sui migranti, Maullu e gli altri propongono il blocco navale della Libia per fermare un'ondata che «raddoppia di anno in anno».

In economia, flat tax al 30% per imprese e partite Iva, per ridurre la «pressione fiscale insostenibile». E poi un reddito di famiglia (legato alla nascita dei figli) al posto del reddito di cittadinanza di cui tanto si sente parlare. Infine, la sburocratizzazione massiccia del Paese, ad esempio cancellando due leggi per ogni nuova legge emanata.

«Oggi, con Alleanza per la Repubblica, abbiamo voluto rimettere al centro l'Italia e il centrodestra, che in Italia è sempre maggioranza», ha spiegato Maullu: «Un centrodestra unito e trasversale, moderato, riformista, liberale, che sui contenuti costruisce proposte più solide rispetto alle demagogie che forse fanno presa sull'elettorato ma difficilmente si traducono in progetti di governo credibili. E in questo senso Forza Italia può essere baricentro. La politica è fatta talvolta di accelerazioni solitarie, ma ora è il momento di trovare una quadratura su un progetto di governo serio e credibile, non solo urlato».

Fin qui i programmi. Ma nel convegno si è parlato anche di politica in senso più "lato". E inevitabilmente, quando sono in gioco le alleanze, si finisce col dibattere di leadership. Da tempo Salvini scalpita. Secondo La Russa, il centrodestra non ha più una leadership «naturale» e «non è più tempo per leader calati dall'alto». Per l'esponente di Fratelli d'Italia, le primarie di centrodestra diventano quindi una necessità. E Giovanni Toti, di Forza Italia, si è mostrato disponibile. «Una riflessione sulla forma partito e coalizione va fatta. In quest'ottica le primarie non sono un tabù», ha affermato il governatore della Liguria.

Sul fronte della composizione dell'alleanza, non si poteva non notare l'assenza di esponenti della Lega Nord. Nessuno del Carroccio è stato invitato. Una possibile risposta sia alla manifestazione romana di Salvini e della Meloni, sia alle sempre più insistenti voci che vorrebbero, dopo le elezioni, un'alleanza organica parlamentare tra i due estremi del centrodestra e il Movimento 5 Stelle, con cui c'è netta comunanza su molti temi, a partire dalla geopolitica. In quest'ottica può esser letto il riferimento di Maullu ai contenuti «più solidi rispetto alle demagogie», anche se resta l'intenzione di rappresentare «i sovranisti».

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