Regione, indagato per corruzione anche Angelo Giammario (Pdl)
Perquisiti casa e ufficio del consigliere regionale, vicepresidente della commissione ambiente
Non si placa la "maledizione" del consiglio regionale: un altro membro, Angelo Giammario del Pdl, risulta indagato. L'ipotesi è di corruzione e finanziamento illecito ai partiti.
Per circa tre ore i carabinieri del Noe hanno perquisito il suo ufficio in regione, nella mattinata di mercoledì. Precedentemente avevano setacciato casa sua. Secondo le accuse, Giammario avrebbe riscosso una tangente di 10mila euro. Inoltre ci sarebbe stato un accordo per un'altra tangente, da 30mila euro, per appalti sul verde pubblico. Giammario non sarebbe l'unica persona indagata.
Secondo quanto trapela, attraverso un intermediario a versare e promettere le tangenti sarebbero stati Achille Baronchelli (florovivaista) insieme al figlio Francesco, Nicola Di Rosario (vice presidente del consorzio Stabile Litta) e Fulvio Saldini (già presidente di Assifloro Lombardia).
Tutto nasce da un'inchiesta della procura di Monza su episodi di turbativa d'asta commessi nel 2009. Per 19 imprenditori c'è già stata una richiesta di rinvio a giudizio per associazione finalizzata a pilotare appalti nella manutenzione del verde. Al vaglio, in particolare, gli appalti per l'arredo urbano e il verde pubblico a Sesto San Giovanni e per la manutenzione del verde a Lodi, Vigevano (Pv) e Lurago d'Erba (Co). Ma anche lavori su aree verdi a Monza, Lainate (Mi) e Novara, nonché lavori per la difesa dalla caduta dei massi a Piuro (So). Ovviamente Giammario non è coinvolto in tutti questi appalti.
Angelo Giammario, nato a Molfetta nel 1962, dal 1988 è funzionario del tribunale di Milano. E' consigliere comunale di Forza Italia dal 1997 e consigliere regionale dal 2005. Non è il primo esponente regionale del Pdl a finire sotto inchiesta: recentemente era stato arrestato Massimo Ponzoni. Prima delle elezioni del 2010 era toccato invece a Piergianni Prosperini.
