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Tangenti, Concas al gip: "Mai avuto tangenti"

Nega tutto il sindaco di Pioltello arrestato per una presunta "mazzetta" di 20mila euro

Antonio Concas, il sindaco di Pioltello arrestato per presunta tangente in relazione all'appalto per la raccolta rifiuti nel suo comune, dal carcere si difende e si proclama totalmente innocente. E intanto si è autosospeso da tutti gli incarichi all'interno del Partito democratico, proprio mentre (a Milano) è in corso, domenica 15, l'assemblea nazionale alla quale si era candidato con la lista Cuperlo (senza essere eletto).

Per un'ora e mezza ha risposto al gip negando di avere percepito 20 mila euro di tangente dalla Sangalli. E' stato, peraltro, uno dei pochi a rispondere alle domande del gip. E ha difeso la correttezza formale di tutti i suoi atti, a partire dalla delibera del 27 marzo 2013 con cui è stato prorogato il contratto con la Sangalli, sulla base del bando di tre anni prima che prevedeva esplicitamente la possibilità di una proroga, come riferisce il "Giorno". Contro di lui, invece, le intercettazioni ambientali sulla famiglia Sangalli che proverebbero la tangente.

La maggioranza è solidale con il sindaco e non ha nessuna intenzione di fare un passo indietro. Così svariati assessori, che pure ammettono che il momento non è dei migliori, e i due principali partiti a sostegno della coalizione: il Pd e la Lista per Pioltello. Da Scelta civica (con Biolchini, ex candidato a sindaco per l'Idv dopo aver "rotto" con Concas) e dagli altri partiti d'opposizione arriva invece la richiesta di dimissioni immediate del sindaco.

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