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Antonio, clochard italiano "cacciato": il Comune trova una sistemazione

Il Comune di Milano assicura che "sta bene". L'assessore Pierfrancesco Majorino lo ha incontrato giovedì pomeriggio a Palazzo Marino. Per lui un posto nella Casa di accoglienza "Enzo Jannacci"

E' - per ora - a lieto fine la storia di Antonio Di Salvo, il senzatetto italiano di cui ha parlato Il Giorno

L'uomo, 56enne, divorziato e con problemi fisici, aveva affermato di essere stato "sfrattato" dalle case d'accoglienza per far posto ai profughi.

Il Comune di Milano assicura che "sta bene". L’assessore ai Servizi sociali Pierfrancesco Majorino lo ha incontrato giovedì pomeriggio a Palazzo Marino.

"Il signor Antonio ci è sembrato soddisfatto della soluzione che abbiamo trovato per lui nella Casa di Accoglienza del Comune “Enzo Jannacci” - spiega Majorino -. Il Comune, nel ribadire la sua totale estraneità nella vicenda che ha coinvolto Antonio e i Fratelli di San Francesco, conferma la totale indisponibilità dell’Amministrazione ad accettare che una struttura o un ente per ospitare dei profughi sfratti i senzatetto di Milano. Non è questo che intendiamo per accoglienza, non tolleriamo che si creino assurde competizioni tra persone che hanno bisogno e siamo pronti a interrompere qualsiasi convenzione con chi metterà in atto soluzioni di questo tipo".

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