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Lo scandalo Qatargate

Qatargate, Panzeri si pente e patteggia un anno di carcere

La collaborazione con la procura belga per lo scandalo del Qatargate al Parlamento europeo

L'ex deputato europeo ed ex presidente della Camera del Lavoro di Milano Antonio Panzeri ha patteggiato un anno di reclusione con la procura federale belga, o meglio una condanna a cinque anni con sospensione condizionale della pena dopo un anno. Panzeri è stato arrestato a Bruxelles nell'ambito dello scandalo denominato Qatargate. Secondo la stampa belga, l'ex politico lombardo avrebbe ammesso gli addebiti collaborando con la giustizia nell'ambito dell'inchiesta per sospetta frode.

Nell'accordo con la procura ci sarebbe anche una multa da 80mila euro e la confisca dei vantaggi patrimoniali calcolati, al momento, in un milione di euro. All'interno delle ammissioni di Panzeri ci sarebbe anche quella di avere versato una cifra non precisamente specificata, ma tra 120mila e 140mila euro, all'eurodeputato dei Socialisti e Democratici Marc Tarabella, belga, ma iscritto dal 2021 ad Articolo 1, lo stesso partito (italiano) di Panzeri.

L'inchiesta riguarda una attività di lobbying per indurre il Parlamento europeo ad adottare decisioni favorevoli al Qatar. Insieme a Panzeri (e alla moglie e alla figlia, quest'ultima avvocatessa con studio nella Città metropolitana di Milano), sono coinvolti l'ex vice presidente del Parlamento europeo Eva Kaili e il compagno di lei, Francesco Giorgi, che aveva lavorato per Panzeri quand'era eurodeputato.

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