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Mercoledì, 17 Aprile 2024
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Navigli, continua il sogno della riapertura: Sala conferma il referendum

Il sindaco ne ha parlato durante il bilancio del primo anno di mandato, su Facebook

«Ci credo talmente tanto che ci ho scritto un libro». Con queste parole Beppe Sala ha introdotto il capitolo della riapertura dei Navigli di Milano, durante la sua diretta Facebook in occasione del primo anno di mandato da sindaco di Milano. Una diretta nella quale il primo cittadino ha brevemente toccato molti temi dell'attività amministrativa, senza trascurare quel "sogno" da 400 milioni di euro che riporterebbe alla luce l'acqua nel centro della città.

Riapertura Naviglio (i rendering di Urbanfile)

Sala ha confermato la volontà di chiedere ai milanesi cosa ne pensano attraverso un referendum, da tenersi entro la fine del 2017 o al massimo per i primi mesi del 2018. Ma ha aggiunto che, prima, la giunta sceglierà tra una delle due opzioni possibili: o la riapertura totale o i "piccoli passi", ovvero l'apertura di alcuni tratti per poi arrivare, in futuro, a tutto il sistema Navigli. 

Prima del referendum, dunque, lo studio delle possibilità in campo, compresi i costi, il tempo dei lavori, le implicazioni sulla mobilità. Su questo punto, Marco Granelli (assessore competente per delega) riceverà un report di Amat che conterrà gli ultimi dati sulla diminuzione degli accessi in centro con Area C. 

E si delinea quale sarà - molto probabilmente - la prima opera connessa con la riapertura dei Navigli, integrale o parziale che sia: la divisione tra Seveso e Naviglio Martesana, le cui acque confluiscono oggi insieme nel Cavo Redefossi attraverso via Melchiorre Gioia. La divisione servirà a far convergere le acque della Martesana, pulite, in via San Marco, alla Darsena e poi nel Naviglio Pavese, finendo con l'irrigare i campi del Sud Milano.

Altro vantaggio: i palazzi che utilizzano le pompe di calore per rinfrescare e raffreddare potranno scaricare l'acqua di falda (anch'essa pulita) nel "nuovo" percorso della Martesana (nuovo tra virgolette, perché in realtà è quello storico) anziché nel sistema fognario, andando a "sprecare" acqua limpida.

L'opera idraulica di divisione di Seveso e Martesana serve insomma a prescindere dalla riapertura dei Navigli, ma anche ad alimentare il percorso storico dei Navigli del centro di Milano per la loro riapertura, totale o parziale (ad esempio via Varenna o la Conca dell'Incoronata). 

La riapertura dei Navigli in teoria mette d'accordo diverse parti politiche: la Lega Nord, per esempio, in Regione Lombardia si è spesa molto su questo. Ma a Milano ci si divide soprattutto sull'impatto sul traffico e la mobilità: che ne sarà della Cerchia dei Navigli oggi percorsa da automobili e autobus? La futura linea M4, che transita proprio sulla Cerchia nella sua parte sud, potrebbe risolvere alcuni dei disagi.

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