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"Il Consiglio di Stato è chiaro, manca il Piano della Mobilità"

Enrico Fedrighini, del comitato Milano Si Muove, interviene sulla sospensione di Area C

Il parcheggio Mediolanum Parking è diventato il più noto di Milano, il più amato e il più odiato. Da lui infatti è partito il ricorso al Consiglio di Stato che ha prodotto, per il momento, la sospensione di Area C in attesa dell'udienza che stabilirà, nel merito, se il parcheggio ha ragione oppure no. E intanto riceve attenzioni: è considerato un eroe da coloro che non hanno mai voluto l'Area C, compreso qualche collega gestore di silos, e un anti-eroe da coloro che, invece, sostengono il provvedimento con cui si paga, o meglio si pagava, per entrare in centro in auto. Perfino Michele Serra, su "Repubblica", dedica al Mediolanum Parking la sua "stanza" quotidiana, invitando a "boicottare chi boicotta la lotta all'inquinamento".

Mentre si discute di una specie di Area C - bis, una specie di soluzione che salvi capra e cavoli a partire da settembre con convenzioni e bonus per chi usa gli autosilos del centro storico, arriva da Enrico Fedrighini una riflessione che vale la pena di riprendere. Fedrighini è uno dei tre leader del comitato Milano Si Muove, quello dei referendum ambientali. La scorsa legislatura era in consiglio comunale per i Verdi, ora in consiglio di zona 8. E' tutt'altro che un nemico di Area C. E infatti parla di "brutta notizia per il popolo inquinato milanese", ma continua affermando: "Nulla è perduto, il Tar Lombardia che deciderà nel merito ha già mostrato in passato di considerare prevalente la tutela della salute pubblica".

Fedrighini però prosegue sottolineando la ragione per cui il Consiglio di Stato ha bloccato Area C. E la ragione è che (si legge nell'ordinanza) "appare carente il presupposto su cui si fonda il potere esercitato con il provvedimento impugnato, con conseguenti prospettabili profili di illegittimità e/o nullità del medesimo, in relazione alle previsioni pianificatorie generali che appaiono da tempo scadute".

Tradotto: Area C potrebbe essere illegittima perché il piano urbano della mobilità e il piano urbano del traffico non sono adeguati secondo la legge, ma "appaiono da temppo scaduti". Non c'è quindi la difesa di un legittimo interesse privato da parte del Consiglio di Stato. O meglio, l'organo ritiene legittimo l'interesse del Mediolanum Parking, ma ciò non basterebbe a sospendere Area C in attesa del giudizio. Il nodo è invece l'inadeguatezza degli strumenti su cui Area c si fonda, il p.u.m. e il p.u.t., che vanno aggiornati.

Commenta Fedrighini: "Possiamo cavarcela dando la colpa al garagista egoista, ma il segnale d'allarme andrebbe preso sul serio. Se domani decidessimo di pedonalizzare una strada, potrebbe saltare fuori il ricorso del 'fruttivendolo egoista'".

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