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Dopo la corruzione l'autoriciclaggio: Siri ancora indagato, stavolta per i mutui

Luce sui mutui concessi da una banca di San Marino all'ex sottosegretario leghista

Il senatore della Lega Armando Siri, già sottosegretario alle infrastrutture e trasporti, è stato indagato dalla procura di Milano per autoriciclaggio per due mutui sospetti concessi dalla Banca Agricola di San Marino, uno dei quali è stato sfruttato per acquistare una palazzina nel centro di Bresso per la figlia.

Il mutuo per la palazzina ammonta a 600 mila euro, mentre il secondo prestito (senza presentare garanzie) è andato a favore di Tf Holding, società intestata formalmente a due uomini di Milano ma, secondo gli investigatori, collegata a Siri. Su questo secondo prestito sono state effettuate alcune perquisizioni a Milano e a Verona da parte della guardia di finanza.

La banca sanmarinese aveva già reso noto che il mutuo in questione rappresenta lo 0,17% del totale dei crediti da lei concessi ai clienti. Dei mutui si sono occupate inizialmente la Banca centrale di San Marino e l'agenzia anti-riciclaggio della piccola Repubblica, che hanno trasmesso gli atti alla procura di Milano.

Siri è indagato anche per corruzione per i suoi rapporti con l'imprenditore dell'eolico Paolo Arata. L'ipotesi degli inquirenti è che Arata abbia in qualche modo "pilotato" la nomina di Siri a sottosegretario.

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