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Corruzione sanità, il consigliere regionale e gli altri: arrestati e indagati

Ecco l'elenco dei coinvolti nell'inchiesta

Fabio Rizzi è certamente il nome più noto tra i coinvolti nell'inchiesta (in tutto 21 persone) che ha "scoperchiato" un giro di presunta corruzione legata ad appalti nella sanità lombarda e - in particolare - per il servizio odontoiatrico in outsourcing da parte di diverse aziende ospedaliere. Rizzi, già senatore e ora consigliere regionale della Lega Nord, è presidente della commissione sanità ed è considerato il "padre" della riforma voluta dal presidente della regione Roberto Maroni, suo compagno di partito.

Sono in tutto nove le persone finite in carcere. Oltre a Rizzi, il suo "braccio destro" Mario Valentino Longo, odontoiatra e membro esperto dell'Istituto Superiore di Sanità. L'accusa è di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, alla corruzione e alla turbativa d'asta per i servizi odontoiatrici esternalizzati in Lombardia. La procura di Monza ha definito poi Maria Paola Canegrati la principale indagata dell'inchiesta. A capo di Servicedent di Arcore, aveva ottenuto numerosi degli appalti su cui si sta facendo luce. Serviva in outsourcing, tra gli altri l'azienda ospedaliera di Desio e Vimercate e gli Istituti clinici di perfezionamento (Buzzi, Cto, Bassini di Cinisello e Città di Sesto). Secondo l'accusa, Canegrati avrebbe finanziato quasi interamente la campagna elettorale di Rizzi.

Gli altri arrestati sono Donato Castiglioni (collaboratore di Rizzi, addetto ai bandi di gara), Giuseppe Nachiero (socio di Canegrati), Giorgio Alessandrì (dirigente di odontoiatria al Policlinico), Massimiliano Sabatino (responsabile dei processi organizzativi presso gli Icp), Stefano Lorusso (amministratore di fatto di Mtl Events), Sandro Pignataro (che avrebbbe aiutato a ottenere finanziamenti da Finlombarda).

Agli arresti domiciliari in sette. Si tratta delle compagne di Rizzi e Longo, ovvero Lorena Pagani e Silvia Bonfiglio. Ad esse era intestato il 50% delle società odontoiatriche di Canegrati. E poi Giancarlo Marchetti, anche lui socio di Canegrate. Patrizia Pedrotti, direttore amministrativo dell'azienda ospedaliera di Desio e Vimercate. Anna Maria Gorini, responsabile dei contratti d'appalto della stessa azienda ospedaliera. Stefano Garatti, che per Desio e Vimercate si occupava di supervisionare il servizio di odontoiatria. E Piercarlo Marchetti, responsabile dei contratti nell'azienda ospedaliera di Melegnano.

Cinque, infine, sono finiti nell'inchiesta con obbligo di dimora. Si tratta di P. C. e I. G., direttore generale e direttore amministrativo di Desio e Vimercate. G. R., responsabile della gara d'appalto del 2015 per Desio e Vimercate. R.A., coordinatore infermieristico di Desio e Vimercate per i centri odontoiatrici. E infine E. B. compagna di Alessandrì.

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