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L'accusa a Mantovani e Garavaglia: aiutata associazione "amica" nel territorio

Una Onlus che opera nel territorio di provenienza dei due assessori non poteva partecipare a un bando. L'intervento risolutivo presso l'Asl Milano 1, il cui dg è indagato. E il post di Salvini

Innocentisti per gli amici, colpevolisti per i nemici. La regola non scritta della comunicazione politica (una regola retorica, volta al mantenimento del consenso in situazioni critiche) vale anche per "Operazione Entourage" che ha provocato un terremoto alla regione Lombardia, con l'arresto del vice presidente della giunta, Mario Mantovani (Forza Italia), e l'indagine sull'assessore al bilancio, Massimo Garavaglia (Lega Nord).

La Lega Nord, in particolare, si stringe intorno al suo esponente coinvolto. Due volte laureato, sindaco di Marcallo con Casone per dieci anni, deputato e senatore prima di approdare in regione, Garavaglia viene difeso sui social network da tutta la base leghista e anche dal segretario Matteo Salvini.

"Se aiutare una associazione di volontariato è un reato, arrestatemi!", ha scritto Salvini sul suo profilo. Ma in realtà di che cosa è accusato, esattamente, l'assessore leghista? Il suo nome spunta nel capitolo relativo a una gara d'appalto per il trasporto di malati dializzati. Salvini, nel post, ha specificato che Garavaglia "avrebbe 'truccato' un appalto, poi vinto da altri". 

Le cose, però, non sono andate esattamente come le racconta Salvini ai suoi fans su Facebook. L'appalto a cui ci si riferisce è quello indetto da tre Asl lombarde (Milano, Milano 1 e Pavia) per il trasporto di malati nefropatici dializzati, per un valore di 11,3 milioni di euro e un contratto di due anni. La gara, però, prevede una fidejussione troppo onerosa per la Croce Azzurra Ticinia, l'associazione di volontariato in questione, molto attiva nella zona tra il Magentino e il Legnanese che corrisponde al bacino elettorale principale sia di Garavaglia (ex sindaco di Marcallo con Casone) sia di Mantovani (ex sindaco di Arconate). I due comuni distano meno di 10 chilometri.

Croce Azzurra Ticinia non partecipa, perché non potrebbe garantire quella fidejussione. E - scrivono i giudici - i due assessori agiscono con un "pronto intervento". Giovanni Tomasini, presidente dell'associazione e indagato, secondo gli investigatori sollecita Garavaglia che, a sua volta, parla con Mantovani, già assessore alla sanità. Questi chiama Giorgio Scivoletto, direttore generale dell'Asl Milano 1. I due concordano che chi ha steso il bando (l'Asl Milano) "ha fatto una minchiata". Nel frattempo il 10 aprilie 2014 la gara viene aggiudicata a quattro soggetti. Prima classificata la Croce Amica One, piuttosto grande, con i numeri per introdursi anche in altri distretti di Milano 1.

A gara già chiusa, Sergio Finazzi (indagato e responsabile del laboratorio analisi di Cuggiono) rifà i conteggi sui pazienti che hanno bisogno del trasporto, che salgono da 125 a 600. Secondo i giudici è un modo per mandare a monte la gara. Di fatto, Scivolotto non contrattualizza i vincitori e, il 30 giugno 2014, rinnova la convenzione precedente, proprio con Croce Azzurra Ticinia, nonostante - secondo il gip - il bando servisse a far risparmiare la regione Lombardia.

Questi i fatti contestati dai giudici. Diversamente da quanto scritto da Matteo Salvini, dunque, Croce Azzurra non viene aiutata in un bando poi vinto da altri, ma - al contrario - viene aiutata (dopo non avere nemmeno partecipato al bando) a "riprendersi" il servizio al posto di chi, il bando, l'ha vinto. Naturalmente queste sono solo le accuse. Spetterà ai magistrati giudicanti stabilire chi è colpevole e chi è innocente.

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