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Tangenti in Regione, Legambiente: "Una cupola eco-mafiosa"

Il presidente di Legambiente Lombardia, Damiano Di Simine, commenta con forza l'arresto di Franco Nicoli Cristiani

Dopo l'arresto del vicepresidente del consiglio regionale della Lombardia, Franco Nicoli Cristiani, Legambiente non si mostra sorpresa: "Con gli arresti di oggi e i sequestri dei cantieri BreBeMi (il collegamento autostradale Brescia-Bergamo-Milano, ndr) viene alla luce l'ennesimo sistema di malaffare e corruzione made in Lombardia. E, tanto per cambiare, la vicenda assume tutti i connotati di una gigantesca cupola ecomafiosa".

Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia, attacca la gestione di BreBeMi: "Restiamo in attesa di conoscere i dettagli ma intanto chiediamo spiegazioni dei troppi misteri che avvolgono il finanziamento autostradale. Da anni sfidiamo gli avvocati di BreBeMi denunciando che i cantieri lavorano senza le garanzie degli istituti di credito. Ora vogliamo vederci chiaro, perché il pericolo che avevamo paventato nei giorni scorsi diventa terribilmente concreto: che la BreBeMi resti un ecomostro incompiuto e che alla fine i soldi li debba mettere lo Stato più indebitato d'Europa. Abbiamo chiesto invano chiarimenti all'istituzione regionale, ora è chiaro che ci eravamo rivolti all'indirizzo sbagliato".

"Ora - conclude Di Simine - chiediamo che sia il Governo, e in prima persona il ministro Passera, a verificare la legittimità delle decisioni fin qui assunte perché lo Stato rischia di pagare molto salato il conto di questa come di altre opere previste dalla Legge Obiettivo".

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