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L'arresto del sindaco di Opera. Il vice Fusco: «Accuse incomprensibili»

Il prefetto di Milano sospende il sindaco, lo sostituisce il suo vice. Le reazioni politiche

Gli assessori di Opera «increduli», le ipotesi di reato contestate al sindaco Antonino Nucera «incomprensibili». Così Ettore Fusco, vice sindaco (ed ora sindaco vicario, secondo la disposizione del prefetto Renato Saccone), affida a Facebook il suo stupore per la vicenda che ha sconvolto la vita pubblica, e politica, della cittadina dell'hinterland sud di Milano: «Questa mattina - scrive - ci siamo svegliati con una notizia sconvolgente». Le indagini della dda di Milano hanno portato agli arresti domiciliari per il sindaco Nucera (Noi con l'Italia), la sua compagna (capo ufficio tecnico del Comune di Opera) e tre imprenditori edili.

«Il nostro sindaco - prosegue Fusco insieme agli assessori della giunta - è agli arresti con ipotesi di reato che francamente troviamo incomprensibili. Siamo certi che il sindaco saprà dimostrare la propria estraneità ai fatti a lui addebitati così come siamo sicuri che il nostro Comune sia stato sempre corretto in ogni procedura».

Le accuse sono gravi e pesanti. Secondo la direzione distrettuale antimafia, diversi appalti sarebbero stati "pilotati" per favorire imprenditori "conniventi", anche loro ai domiciliari, in cambio di varie utilità. Tra i lavori finiti sotto la lente d'ingrandimento degli investigatori, la riqualificazione del centro sportivo comunale, la manutenzione delle strade della città, la manutenzione del centro civico, i lavori di adeguamento delle scuole, la fornitura dei termo-scanner installati in Municipio. Ma l'accusa forse più sconcertante è quella del "parallelo" stoccaggio e interramento di circa mille tonnellate di fresato d'asfalto (e di altro materiale proveniente dagli appalti del Comune di Opera) in aree di cantiere a Opera e in terreni del Parco Agricolo Sud. E infine la questione delle mascherine che, all'inizio della pandemia Covid, il sindaco avrebbe fatto distribuire a propri congiunti e ai dipendenti comunali anziché consegnarle alle Rsa e alle farmacie del territorio.

«In attesa che sia fatta luce su ogni aspetto della vicenda, ci sentiamo di potere tranquillizzare tutti i cittadini di Opera a cui non mancherà la vicinanza delle istituzioni e quelle attenzioni che hanno caratterizzato questa buona amministrazione», prosegue Fusco: «Confidiamo nella giustizia con la consapevolezza di avere ottimi collaboratori impegnati a dirigere l’ente ed a contribuire alle indagini tuttora in corso».

Le reazioni politiche

«Le notizie odierne sugli organi di stampa sono sconcertanti ma sarà la magistratura a far luce sulle indagini in corso che vedono coinvolti il sindaco, il capo settore dell’ufficio tecnico e terzi», il commento del consigliere di Fratelli d'Italia (all'opposizione della giunta di centrodestra) Alberto "Pino" Pozzoli: «La nostra preoccupazione rimane Opera e gli operesi. In virtù di questo, relativamente alla notizia di traffico illecito di rifiuti con conseguente sotterramento degli stessi nel territorio, chiediamo sia fatta subito una verifica tempestiva da parte degli organi preposti perché potrebbe essere in gioco la salute pubblica di tutti i cittadini. Le speculazioni politiche fatte con il senno di poi non ci interessano, come non ci interessa in questo momento mettere in rilievo alcune nostre battaglie politiche fatte in questi ultimi anni dal banco delle opposizioni».

«Chi viene eletto ad amministrare il bene pubblico deve mettere al primo posto solo gli interessi dei cittadini», la reazione di Gregorio Mammì, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, residente a Opera: «La prima Repubblica ci ha insegnato che questa gestione della cosa pubblica non funziona e che si perde sempre in onore, oltre a danneggiare la credibilità politica di chi, invece, riveste questo ruolo tenendo la barra dritta. Le accuse sono gravi e se confermate sarebbero gravissime anche per le ricadute sui cittadini. Da cittadino di Opera mi auguro che il sindaco possa chiarire la sua posizione, nel frattempo auspico un passo indietro dalla giunta. Il vicesindaco leghista, Ettore Fusco, che ha governato per 10 anni con Nucera suo vice, che ha poi di fatto scambiato la sua poltrona con quella di consigliere in Ferrovie Nord Milano, occupata in precedenza da Nucera, non può continuare ad amministrare come se nulla fosse accaduto, devono andare a casa».

«Inquietante quanto emerge dall'inchiesta che vede indagati e arrestati il primo cittadino del Comune di Opera Nucera, oltre che la sua compagna, responsabile comunale dei lavori pubblici, e tre imprenditori», il commento di Silvia Roggiani, segretaria metropolitana del Pd: «Accuse gravissime, dal peculato delle mascherine agli appalti, passando per lo smaltimento illecito di rifiuti speciali che, se confermate, porterebbero alla ribalta un sistema opaco e a dir poco allarmante. Mentre la Lombardia, più di un anno fa, era travolta dall'emergenza Covid e cercava disperatamente mascherine, il sindaco di Opera avrebbe dirottato le forniture dalla Protezione Civile direttamente ai suoi uffici, sottraendole alle Rsa. Da parte nostra restiamo garantisti e attendiamo con fiducia il lavoro della magistratura, che accerterà eventuali reati e responsabilità delle persone coinvolte, ma è certo come sulla questione dei dispositivi individuali di sicurezza e strani giri "agli amici degli amici" è da tempo che denunciamo una gestione opaca negli ambienti di destra lombardi».

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