Assembramenti a San Siro, il Pd alla Lega: "Degrado frutto di scelte politiche del passato"
Continuano le prese di posizione della politica cittadina e del Municipio 7 dopo la sassaiola alla polizia durante l'assembramento per il video di Neima Ezza in zona San Siro
Non accenna a placarsi il botta e risposta sul quartiere di San Siro dopo l'intervento della polizia per disperdere l'assembramento di circa trecento giovanissimi di sabato pomeriggio per assistere alle riprese del video del rapper Neima Ezza. Come è noto, da parte dei presenti è partito un accenno di ribellione alle forze dell'ordine che hanno replicato lanciando un lacrimogeno.
San Siro: le reazioni dopo assembramento e sassaiola
Martedì i giovani della Lega hanno effettuato un presidio in piazzale Selinunte chiedendo soprattutto maggiore presenza delle forze dell'ordine nel quartiere. «Ci vuole una bella faccia tosta», replica il consigliere del Pd in Municipio 7 Lorenzo Zacchetti, «soprattutto se a farlo è la stessa parte politica che da cinque anni governa (male) il Municipio 7 e da venticinque anni Regione Lombardia, totalmente assente nonostante diverse sollecitazioni». Le case popolari del quartiere sono di Aler e dunque controllate dalla Regione.
Neima Ezza denunciato
«Mi auguro - prosegue Zacchetti - che la visita in quartiere della destra sia finalizzata a rendere conto ai cittadini esasperati di questo e, più in generale, di cosa è stato fatto di concreto nel quadrilatero: che cosa ha fatto la giunta del Municipio 7? Che cosa ha fatto Matteo Salvini, che vive a soli tre minuti da qui, nella sua lunghissima carriera politica? Che cosa ha fatto l’assessore regionale Stefano Bolognini, che pure abita in zona?».
Video: sassaiola contro la polizia
«Non voglio certo dire - commenta ancora il consigliere del Pd - che il centrosinistra sia esente da colpe: anzi, siccome nel 2016 sono stato il consigliere più votato, sono io il primo a dovermi assumere le mie responsabilità. Però bisogna smetterla di dire bugie: se oggi il quartiere affonda nel degrado è per via di scelte politiche che hanno prodotto questo disastro. Sono anni che la destra si fa propaganda giocando sulla paura e sul conflitto sociale, ma è francamente ridicolo che adesso vengano a dirci che la colpa sia di Neima Ezza e di trecento ragazzi che non ne possono più di questa situazione, invece che di chi l’ha creata. Questi giovani, almeno, balle non ne raccontano».