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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica San Giuliano Milanese

San Giuliano, l'assessore con "simpatie" di estrema destra: "Falsità, vorrei si parlasse del mio lavoro per la città"

Daniele Castelgrande, assessore alla Sicurezza, Polizia Locale, Protezione Civile nel comune a Sud Est di Milano, ha condiviso diversi post di carattere fascista. La sua replica

Una foto ritrae Daniele Castelgrande, assessore alla Sicurezza, Polizia Locale, Protezione Civile nel comune di San Giuliano Milanese con la bandiera Repubblica Sociale Italiana, il tricolore con al centro un'aquila nera, noto simbolo fascista. A segnalarlo a MilanoToday un lettore, che oltre a inviare lo scatto, denuncia la presenza di post pubblicati su Facebook da Castelgrande, che inneggiano alla stessa ideologia: un'immagine che ritrae un bambino intento a fare il saluto fascista e un testo in cui la Festa della Liberazione del 25 aprile viene definita "lutto nazionale".

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Classe '78 e candidato con Fratelli d'Italia, Castelgrande fa parte della maggioranza della giunta comunale, guidata dal sindaco Marco Segala, dal 2016, quando il centrodestra vinse nella cittadina a sud-est di Milano battendo liste civiche, Movimento 5 Stelle e centrosinistra.

Simpatie di destra, queste, che l'esponente politico non ha mai negato: "Tempo fa sul suo profilo girava una sua foto mentre abbracciava il busto di Benito Mussolini, aimè l'ha cancellata prima che riuscissi a salvarla", riferisce la nostra fonte.

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La replica dell'assessore

Sentito da MilanoToday sull'episodio, l'assessore Daniele Castelgrande ha dichiarato: "Le foto oggetto dell'articolo sono risalenti a circa 13/15 anni fa. Considero in oltre la bandiera in questione una bandiera storica Italiana cosi come tutte le altre bandiere Italiane. Da quando ho aderito, con entusiasmo e passione iniziando la mia attività politica da Alleanza Nazionale, Azioni Giovani (che era il movimento giovanile di A.N.) per poi confluire nel  Popolo della Libertà e poi a Fratelli d'Italia non ho mai assunto posizioni politiche in contrasto con la nostra Costituzione. Oggi, sono un assessore alla sicurezza e faccio parte di un movimento politico, il cui leader, Giorgia Meloni, ha espresso posizioni granitiche su Mussolini ed il fascismo che sottolineo integralmente: 'Ho un rapporto sereno con il fascismo. Lo considero un passaggio della nostra storia nazionale. Mussolini ha fatto diversi errori, le leggi razziali, l'ingresso in guerra, e comunque il suo era un sistema autoritario. Storicamente ha anche prodotto tanto, ma questo non lo salva'. Preferirei che si parlasse del mio lavoro svolto come Assessore di una Città di Quasi 40mila abitanti'".

Quanto alla foto che lo ritrarrebbe con il busto di Mussolini, l'assessore ne smentisce l'esistenza, affermando che si tratta "di una falsità".

Il reato di apologia al fascismo

In base all'articolo 4 della legge Scelba, attuativa della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione, l'apologia al fascismo costituisce un reato. A essere sanzionabili, in base alla legge 645/1952 sono tutti coloro che esaltino pubblicamente esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo, nonché le sue finalità antidemocratiche. L'eventuale pena detentiva può essere accompagnata dall'interdizione dai pubblici uffici.

Lo scorso maggio Lara Magoni, assessore regionale al turismo, candidata con Fratelli d'Italia, aveva pubblicato su Facebook un post in cui difendeva il fascismo. Con toni nostalgici Magnoni aveva ricordato le "leggi sociali del fascismo" sostenendo, contro ogni evidenza storica, che "le leggi che tutelano i lavoratori nascono proprio tutte (in maiuscolo, ndr) dal fascismo". A marzo invece al Monumentale era comparsa una targa al monumento fascista, poi subito rimossa.

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