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L'autista di Bossi confessa: "Non sapevo fosse reato"

Alessandro Marmello risponde alla domanda: "Perchè non ha denunciato prima i "magheggi" del Trota?". "Non sapeva che fosse reato"

"Non ero andato prima in procura perchè non sapevo se fosse reato". Alessandro Marmello, l'ex autista del consigliere regionale Renzo Bossi (dimessosi), svela all'Arena di Raiuno il perchè di qualcosa che molti si chiedevano: perchè non era andato a denunciare i ritiri "sospetti" del Trota prima che scoppiasse il caso dei rimborsi della Lega?

Marmello, che la settimana scorsa in un'intervista corredata da un video, ha denunciato al settimanale Oggi i passaggi di denaro al 'Trota' per le sue spese personali, lunedì scorso è stato sentito come testimone dai pm milanesi che indagano sui fondi del Carroccio.

Durante la trasmissione, rispondendo a una domanda, ha affermato di aver parlato della faccenda "con l' amministratore, l'amministrazione, perché era con lui che dovevo parlare" e non con Renzo Bossi: "non era il mio datore di lavoro. Ho un contratto con la Lega Nord e non con lui".

Marmello, oltre ad aver precisato "non mi ha mai licenziato nessuno", ha affermato di non definirsi "un pentito" e di non essere in possesso di altro materiale per comprovare i presunti versamenti di denaro del partito a Renzo Bossi per le sue esigenze quotidiane.

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