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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica

Comune Milano, bilancio "rosso sangue": "Evitiamo commissariamento"

L'assessore incassa il parere favorevole dai revisori, ma ammette che il bilancio del Comune è appeso alla vendita di Serravalle e ai dividendi di Sea. De Corato: "Meglio il commissario di Pisapia"

Si annuncia un lunedì infuocato. Alla prima seduta sulla discussione del bilancio di Palazzo Marino, ieri, l'assessore Tabacci ha risposto colpo su colpo alle accuse del centro-destra, sia di avere ordito tagli a servizi essenziali, sia di non operare nel modo più corretto a riguardo della vendita di Serravalle.

E ha risposto: "Occorre evitare il commissariamento". Una parola, questa, che evidentemente suonerebbe pesantissima per la giunta di Giuliano Pisapia. Una prospettiva da non prendere nemmeno in considerazione. Eppure un rischio non del tutto infondato, se lo stesso Tabacci spiega che "il bilancio è basato su due entrate straordinarie, quello dalla vendita di Serravalle e il dividendo straordinario di Sea di 124 milioni". I tagli quindi, pur massicci, non sono sufficienti. I consiglieri di centro-destra ne snocciolano alcuni: 30 milioni su scuola e politiche sociali, secondo la consigliera Mariolina Moioli (Milano al Centro). E poi, continua De Corato, 6,5 milioni sui vigili urbani, oltre all'azzeramento di 150mila euro per il fondo locazione studenti universitari, di 1,5 milioni per il servizio di infomobilità, di 500mila euro per la prevenzione delle dipendenze nelle scuole, e numerosi altri esempi.

Le opposizioni hanno promesso ostruzionismo dopo che Tabacci non ha accolto la loro richiesta di stralciare Serravalle dal documento di bilancio. Pdl, Lega Nord e Fli volevano che fosse stralciata la questione della vendita delle quote di Serravalle perché c'è un riferimento a "future modifiche nello statuto della società". "Prima le modifiche, poi la vendita - ha detto il leghista Luca Lepore - non possiamo fare il bando e dare alla giunta delega di concordare poi possibili modifiche che alterano il valore della Serravalle".

Le modifiche allo statuto erano state pensate per la prima volta a luglio, al fine di consentire al futuro socio privato di avere voce in capitolo nella gestione societaria. Stessa posizione per Manfredi Palmeri (Fli), che ha anche aggiunto: "L'ho proposto anche nel novembre scorso, quando fu presentato il bilancio di previsione. Perchè Masseroli quella volta non è stato d'accordo? Da parte della maggioranza non c'è stato nessun dialogo con l'opposizione sulla delibera".

Durissima Carmela Rozza, capogruppo del Pd: "L'opposizione oggi ha deciso di fare fallire il Comune e i cittadini. Non può fare polemica su tagli a servizi essenziali e impedire che si vendano beni per evitare nuovi tagli". Di certo per Tabacci la poltrona di assessore al bilancio scotta parecchio. La partita sulla Serravalle finora è andata male: la prima asta è andata a vuoto (e il centro-destra gli rimprovera di averci messo del suo, criticando apertamente la valutazione iniziale).

E le sue prime dichiarazioni da assessore sembrano molto lontane da quelle odierne. Appena nominato aveva sottolineato che vendere Sea o Serravalle significava "disfarsi dei gioielli di famiglia", criticando la scelta della Moratti di mettere a bilancio denaro derivato da previsioni di vendita. "E' come se un padre di famiglia vendesse il proprio patrimonio anziché incrementare le proprie entrate", ripeteva ogni volta che gli si chiedeva un'opinione sulla situazione che aveva trovato.

In questi mesi però le cose non sono cambiate, se ora ammette che il bilancio si poggia sui dividendi Sea e sulla vendita di Serravalle.

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