Il comune di Milano vara una "manovrina" di bilancio di 88 milioni di euro per quattro mesi, fino al 30 settembre 2013. Lo ha deliberato lunedì mattina la giunta, visto che il termine per i bilanci degli enti locali è slittato appunto al 30 settembre. I soldi previsti servono a spese obbligatorie e anche a finanziare attività "tassativamente individuate, la cui interruzione creerebbe seri problemi alla cittadinanza", come ha spiegato l'assessore al bilancio Francesca Balzani.

Tra queste, 44 milioni per l'assessorato alle politiche sociali (per i sussidi agli anziani che vivono di pensione minima), 8 milioni per l'assessorato all'educazione (per i posti negli asili nido), 9 milioni per la riscossione dei tributi, 5,5 milioni per le politiche per il lavoro, 7,5 milioni per la mobilità (tra l'altro per il funzionamento della centrale di controllo del traffico).

Una voce infine riguarda spese pluriennali per servizi indispensabili, i cui totali sono quindi da intendersi "spalmati" su più anni. Queste spese ammontano a 133 milioni, di cui 33 per le pulizie degli edifici pubblici (fino al 2017), 14 per le assunzioni di educatori a tempo determinato (per il prossimo anno scolastico), 33 per la manutenzione ordinaria delle scuole, 11 per una gara sul recupero dell'evasione fiscale, 7 per il trasporto dei disabili fino al 2015.

Pierfrancesco Majorino, assessore alle politiche sociali, è soddisfatto: "Abbiamo recuperato - spiega - le risorse necessarie a evitare la riduzione dei contributi per l'assistenza domiciliare indiretta e garantire l'erogazione intera del sussidio di integrazione al minimo vitale per gli anziani". E promette ora controlli mirati per capire se i 3.300 beneficiari meritano davvero il contributo.