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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Bilancio, sindacati contro il comune: "Non è trasparente"

Sigle sindacali all'attacco di Palazzo Marino dopo l'incontro con l'assessore al bilancio Francesca Balzani e l'ipotesi di ritoccare l'addizionale Irpef

Si infiamma la battaglia sull'addizionale comunale Irpef, che il comune di Milano intende ritoccare all'insù e a spalmarla su un maggior numero di contribuenti: attualmente l'aliquota, la più bassa consentita dalla legge, è pagata soltanto da chi dichiara più di 33.500 euro all'anno. L'intenzione di Palazzo Marino, per ripianare il bilancio in rosso, è di abbassare decisamente la soglia e di portare l'aliquota allo 0,8%.

Voci critiche anche dalla maggioranza, da parte del socialista Roberto Biscardini e del presidente del consiglio comunale Basilio Rizzo, che chiedevano più progressività, nonché dai sindacati. Venerdì pomeriggio proprio con i sindacati si è tenuto un incontro con l'assessore Francesca Balzani. Un incontro dal quale le sigle sindacali si aspettavano però di più. Il capogruppo del Pd Lamberto Bertolé ammette di non sapere esattamente cosa deciderà alla fine la giunta: "Probabilmente - dice - ci sarà un segnale, ma non abbiamo cifre".

"Non possiamo accettare un aggravio dell'addizionale che scende sotto i 33.500 euro", ha dichiarato Walter Galbusera, segretario di Uil Lombardia, aggiungendo che finora non c'è stato un confronto vero sul tema del bilancio, per cui "non sappiamo quali sono e di che natura i tagli che l'amministrazione ha fatto".

Molto duro Graziano Gorla, della Cgil: "Abbiamo chiesto la presenza del sindaco - ha dichiarato - ma alla riunione c'era solo l'assessore. Bisogna che il sindaco prenda posizione politica, e che questa città sia trattata per quello che può dare, ed è molto. Parlo alla politica locale e alla regione, che ha deciso di dare fondi a Brescia e non a Milano". Per Gorla in particolare deve essere garantita la progressività sull'Irpef, "lo strumento più odioso che si possa usare in tempi di crisi": secondo la Cgil, la soglia d'esenzione deve essere la più alta possibile e la tassa progressiva.

E la Cisl non è da meno: "Non vogliamo più dare credito all'amministrazione", ha tuonato Danilo Galvagni, segretario regionale, dopo l'incontro con la Balzani. "Se lo daremo, lo faremo sulle cose che il comune farà di volta in volta". Sul bilancio Galvagni ha affermato che "non ci sono discussioni in campo sulla rimodulazione dell'Irpef", lasciando intendere che l'argomento non è stato toccato. "Vogliamo ancora capire - ha proseguito - le ricadute dei tagli alle spese degli assessorati sulla cittadinanza, che non vengono comunicate. Dopo la cosa vergognosa sulle agevolazioni Atm ai pensionati, vogliamo capire cosa è diventata Milano e cosa diventerà".

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