Class action, scuse e "rimborso di 300 euro a famiglia": la politica milanese contro A2a
Pisapia chiede "le scuse di A2a" e di "fare tutto il possibile". Ma il centrodestra incalza: "Cosa se ne fanno i milanesi delle scuse? E i ristoratori che hanno buttato via cibo?"
Non sono di certo passati inosservati i tanti black out che hanno colpito la rete elettrica milanese in questi giorni, lasciando interi quartieri - e le difficoltà permangono ancora - al buio per periodi che hanno sfiorato le 10 ore.
A2a, che gestisce il servizio, ha spiegato con dovizia di particolari le motivazioni dei cali di corrente: un caldo soffocante e un uso al di sopra della media dei condizionatori, che hanno fatto schizzare il consumo energetico ai massimi livelli dal 2005. Molti cavi non hanno retto (qui la spiegazione completa).
Motivazione, questa, insufficiente per molti, che hanno puntato il dito sull"anzianità" della rete. Secondo tanti utenti che hanno assaltato i centralini del gestore in queste 48 ore, "non sarebbero stati fatti gli investimenti necessari in previsione di Expo".
E la politica non è rimasta a guardare. Palazzo Marino, per voce del primo cittadino Giuliano Pisapia, ha rimbrottato A2a: "Dovrebbero chiedere scusa ai cittadini che con i blackout di questi giorni hanno subito dei disagi che si potevano evitare. Chiediamo all'azienda di intervenire e di mettere tutte le energie perche' fatti del genere non accadano piu'. Alla nostra richiesta di delucidazioni - ha aggiunto Pisapia - l'azienda ha risposto che e' stato fatto il possibile. La giornata caldissima e afosa di ieri (martedì, ndr), assolutamente imprevedibile, ha avuto come conseguenza un aumento del 30% dei consumi rispetto alla norma nelle giornate calde".
Ma la reprimenda non è di certo bastata al centrodestra in Consiglio comunale, che ha attaccato anche la giunta: "Martedì scorso avevo chiesto in Consiglio che qualcuno ci spiegasse il perché di tante e tanto lunghe sospensioni dell’energia a Milano. E come fosse possibile che il secondo gruppo produttore di energia del paese, A2a, avesse messo un disco rotto per rispondere agli utenti per tutta la serata. Silenzio di tomba da parte dei rappresentanti della Giunta comunale, azionista di maggioranza di A2a, che in privato mi hanno spiegato che quando c’è l’emergenza caldo non bisogna disturbare il manovratore", sbotta Fabrizio De Pasquale, consigliere di FI, su Milanopost. "Che se ne fanno delle scuse i milanesi? Ci sono i ristoratori che hanno dovuto buttare le scorte di cibo, esercizi che hanno dovuto chiudere, palazzi senza acqua, anziani abbandonati, e soprattutto decine di migliaia di persone senza le informazioni per poter programmare come affrontare i disagi", incalza.
L'esponente azzurro ha deciso di promuovere una class action.
"Mentre in Expo si discute sui massimi sistemi e di riduzione dello spreco alimentare migliaia di famiglie milanesi e decine di attività di somministrazione stanno gettando nella pattumiera quintali di cibo deteriorato a seguito dei blackout dei giorni scorsi. Il Comune di Milano chiede ad A2a di scusarsi con i milanesi senza capire che con le scuse non si mangia - rincara la dose Pietro Tatarella, capogruppo Fi -. Per questo motivo nei prossimi giorni chiederemo al Comune di istituire un fondo per rimborsare tutte le famiglie colpite dal disservizio con 300 euro e di riconoscere ai ristoranti il mancato incasso".