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Respinta (per la seconda volta) la mozione di sfiducia a Fontana. Con lui la renziana Baffi

A presentarla le opposizioni di centrosinistra per la gestione dell'emergenza covid in Lombardia e il caos sui dati che avevano determinato la zona rossa

Per la seconda volta il consiglio regionale ha respinto la mozione di sfiducia al governatore Attilio Fontana dopo che a presentarla sono state ancora una volta le opposizioni di centrosinistra, per la gestione dell'emergenza covid in Lombardia e la caotica gestione dei dati che avevano relegato la Regione alla zona rossa, quella considerata a maggior rischio di contagio.

Settantasette i consiglieri presenti, con la maggioranza che ha votato compatta contro la mozione (47 voti); trenta invece i voti a favore da parte dell'opposizione. In aula non era presente la consigliera di opposizione del gruppo Misto Patrizia Baffi, la quale non aveva sottoscritto la mozione.

ll documento di sfiducia era stato sottoscritto da 30 consiglieri dei gruppi di opposizione - Movimento 5 Stelle, Pd, +Europa, Misto e Lombardi Civici Europeisti. Alla base della richista la gestione dell'emergenza sanitaria ed economica generata dalla pandemia, nonché gli errori di calcolo che avrebbero fatto sì che la Lombardia restasse zona rossa anche quanto i criteri le avrebbero consentito una promozione in zona arancione.

"La gestione dell'emergenza sanitaria - affermano le premesse della mozione - ha evidenziato le diverse e troppe inefficienze del sistema sanitario lombardo e, in particolar modo, ha messo in luce una assoluta inadeguatezza da parte di questa amministrazione regionale di poter proseguire, nell'interesse dei cittadini lombardi, nel suo operato".

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