Monti non paga l'Ici, Pisapia chiede 600mila euro alla Bocconi

E' scontro sull'Ici tra Giuliano Pisapia e Mario Monti. Il primo cittadino di Milano e il primo ministro sono infatti protagonisti di una contesa che si trascina da sette anni: al centro, il mancato pagamento dell'Ici dal 2005 da parte - strano ma vero - del presidente della Bocconi su uno stabile per studenti fuorisede in via Spadolini 12/A.

Il palazzo in questione ospita, con più di 330 camere, gli studenti dell'università commerciale più famosa d'Italia. Da più di sei anni però la Bocconi non paga l'Ici su questo immobile e il Comune non ci sta: ormai siamo al contenzioso, e non da poco tempo. Nel 2008 - scrive ilfattoquotidiano.it - il Comune ha presentato un primo "avviso di accertamento" da 104mila euro, proseguendo a suon di cartelle esattoriali fino a richiedere una cifra di 600mila euro. Ma perchè Monti non vuole pagare?

Secondo il presidente ed ex rettore della Bocconi, l'edificio farebbe parte degli immobili adibiti a sede “con finalità istituzionali, assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive”, che sono esonerati dal pagamento dell'Ici secondo l'articolo 7 comma 1 della legge 504 del 1999, che appunto dà regolamentazione al pagamento delle tasse agli enti locali.

Ma secondo Pisapia non è possibile considerare tali le camere - il cui costo, peraltro, non rientra nelle salatissime rette dell'Università che arrivano a sfiorare i 10mila euro annui - perchè appunto sono un'attività a scopo di lucro, nè più nè meno delle camera affittate dagli studenti che non possono permettersi il pensionato Bocconi e i cui padroni di casa pagano regolarmente l'Ici.

La deroga è già applicata alla sede storica della Bocconi in via Sarfatti, ma i legali di Pisapia rifiutano che valga anche per il pensionato, considerandola una forzatura della legge. E intanto il contenzioso - che in caso di vittoria da parte di Monti creerebbe un precedente delicato - prosegue.