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Boeri assessore a metà: Pisapia gli toglie l'Expo

Pisapia restituisce all'architetto le deleghe a Cultura, Moda e Design. Ma non quella dell'Expo, che resta in mano al sindaco e a un team di assessori

Stefano Boeri è di nuovo in sella. L’annuncio arriva dopo mezzanotte di martedì sera, a sorpresa, dalla sua pagina Facebook. L’assessore alla Cultura, che aveva riconsegnato le deleghe - rassegnando di fatto le proprie dimissioni - appena due giorni fa dopo lo scontro con Pisapia, ha annunciato che riprenderà il suo incarico: “Domani, mercoledì, torno a fare l'assessore della Giunta di Milano e ne sono felice”.

BOERI SENZA EXPO – Frattura con Pisapia dunque ricomposta, ma con un pesante compromesso: la mancata restituzione a Boeri della delega per Expo 2015. L’ex candidato sindaco sarà ancora assessore a Moda, Cultura e Design, ma la gestione dell’esposizione universale – una vera “patata bollente” per il comune a causa delle forti divergenze con la Regione – resta nelle mani di Pisapia, che ha intenzione di creare e coordinare un tavolo di controllo con tutti gli assessori.

LA POLEMICA – La querelle tra il sindaco e l’ex candidato del Pd era scoppiata pochi giorni fa, quando Boeri aveva “bocciato” l’idea del museo d’Arte Contemporanea nel quartiere Citylife, ma soprattutto aveva criticato l’amministrazione per il “troppo potere lasciato alla Regione in merito ad Expo”. La replica di Pisapia non si era fatta attendere: prima affermando che quelle dell’archi-star fossero “valutazioni personali mai discusse in giunta”, poi spiegando che c’era un problema di fiducia.

Stefano Boeri-Pisapia, una storia breve © Tm News/Infophoto



LA PACE - Di lì a poco la restituzione delle deleghe da parte di Boeri, lunedì mattina, definita da lui stesso “un gesto distensivo”. Ma quando già si pensava al nome del possibile sostituto - D'Alfonso (Commercio) era uno dei papabili - la frattura è stata lentamente ricomposta: Boeri ha chiesto scusa pubblicamente al sindaco, Pisapia martedì ha avviato le consultazioni coi gruppi consiliari, fino a quella con il Pd che ha confermato di voler essere “il primo controllore, rigoroso, della lealtà e del rispetto della collegialità”. E proprio su richiesta dei consiglieri Boeri è stato riammesso, per quanto “dimezzato” negli incarichi e sotto stretta osservazione.

FUORI-EXPO? - Quella di andare avanti senza Expo è una scelta probabilmente dolorosa per l’architetto milanese, ma che allo stesso tempo lo solleva dalle possibili critiche sulla delicatissima gestione dell'esposizione universale. Una "grana" - ma anche un'opportunità - che Pisapia da oggi dovrà gestire in prima persona. Si parla già di un possibile “Fuori-Expo” che lo stesso Boeri potrebbe organizzare, anche se per le conferme è ancora troppo presto. Ma intanto, dopo la tempesta, pare che in giunta sia tornata la quiete.

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