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Laura Boldrini a Milano: "Il fascismo era regime illegittimo"

La presidente della Camera accolta da tanti applausi

Erano in 50mila i cittadini milanesi che oggi pomeriggio sono scesi in piazza per celebrare la 68esima ricorrenza della festa della Librazione. Un serpentone umano che da Porta Venezia ha percorso via Palestro e corso Vittorio Emanuele per giungere in piazza Duomo. Ad aprire il corteo il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, il leader di Sel, Nichi Vendola, quello del Prc Paolo Ferrero e il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà. Il presidente della Regione Roberto Maroni, atteso anche lui alla manifestazione, non ha invece partecipato.

Al termine della manifestazione, in corso Vittorio Emanuele, si è aggiunta anche la presidentessa della Camera, Laura Boldrini, accolta da numerosi applausi. Moltissimi anche i gonfaloni delle delegazioni ufficiali e gli striscioni delle associazioni, primo tra tutti il gonfalone dell’Anpi. Sul palco allestito in piazza del Duomo è intervenuto il presidente nazionale dell'Anpi, Carlo Smuraglia, gli esponenti delle altre associazioni partigiane e il sindaco Pisapia.

25 Aprile a Milano © Brambilla/MilanoToday

«Il 25 aprile deve essere sempre segno di liberazione e di capacità di guardare avanti, ricordando il passato - ha detto il primo cittadini di Milano -. Oggi è un 25 aprile con il sole e la speranza. Ora bisogna lavorare tutti assieme per dare speranza al Paese, ai giovani e meno giovani».

Ma il discorso più atteso era quello dell’onorevole Boldrini che per una lunga mezzora ha parlato a Milano, città medaglia d’oro per la resistenza. Molti gli argomenti che la presidentessa ha affrontato, in primis ha ribadito l’importanza di questa festa: «Ci siamo certo liberati dal fascismo, ma anche dai suoi valori. Valori che vogliono il popolo come una comunità chiusa che deve essere purificata, dal conformismo e anche da una concezione del potere basato su un'idea di violenza. Ci siamo liberati dalla celebrazione della divinità, dal maschilismo e dalla riduzione della donna a madre e sposa».

Secondo Laura Boldrini, il sentimento che ha animato il fascismo è sempre in agguato, soprattutto in questo periodo di grave crisi economica. «Non è mai esistito un fascismo buono e uno cattivo - ha detto -. Il fascismo è stato un regime illegittimo, nato dall'esercizio dello squadrismo e dell' assassinio politico con la sistematica manipolazione dell'informazione. Anche oggi maturano risposte illiberali in Europa alla crisi. Dobbiamo stare in guardia contro populismo autoritario».

Laura Boldrini ha continuato poi il suo discorso lanciando un forte messaggio di trasparenza: «Mi unisco a chi chiede l'abrogazione completa e definitiva del segreto di Stato per i reati di strage del terrorismo, perchè in un paese civile verità e giustizia non si possono nè barattare nè calpestare. Le tante stragi non hanno trovato risposta e in troppi casi le istituzioni non hanno saputo dare risposte e certezze su esecutori e mandanti. Anche dopo la resistenza in molti hanno continuato a morire per la nostra libertà. L'Italia è stata ripetutamente colpita dalla violenza politica, dagli attacchi della mafia e dalla barbarie del terrorismo». Tanti gli applausi per la presidentessa, ma anche qualche contestazione da parte delle lavoratrici del San Raffaele che le hanno chiesto, proprio in nome della parità di genere, un suo intervento.

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