Bossi come Scajola: soldi della Lega per la casa "a sua insaputa"
Il leader leghista afferma di voler denunciare "chi ha usato i soldi della Lega per ristrutturare casa sua". E intanto il "Cerchio magico" si sgretola lentamente
Dopo una giornata convulsa in via Bellerio, con le forze dell'ordine nella sede del Carroccio e le indagini a carico del tesoriere Francesco Belsito - dimessosi - per truffa e appropriazione indebita, vengono paventati dal filone d'inchiesta anche rapporti tra Belsito e la 'ndrangheta.
Umberto Bossi, leader leghista, parla in serata di martedì, all'Ansa. L'incipit ricorda molto quello di Claudio Scajola, ex ministro dello Sviluppo economico "impantanato" nella vicenda Anemone, per una casa comprata a sua insaputa: "Denuncerò chi ha utilizzato i soldi della Lega per sistemare la mia casa", ha detto il leader leghista. "Io non so nulla di questa cose - ha aggiunto - e d'altra parte avendo pochi soldi non ho ancora finito di pagare le ristrutturazioni di casa mia".
"Vogliono colpire me per colpire la Lega, è iniziata la campagna elettorale", continua. "Sono stato io - prosegue il senatùr - a chiedere a Belsito di dimettersi". Anche il figlio, Renzo Bossi, intervenuto al Consiglio regionale, spiega "di non aver mai preso un soldo".
E Davide Boni, presidente del Consiglio regionale del Carroccio, si schiera con il "comandante", con un post "strappalacrime" su Facebook: "Bossi è mio padre. Non saremmo nulla senza di lui". Nel frattempo, però, la base leghista "scalpita" e chiede che venga fatta pulizia.
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