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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Dalle intercettazioni, ecco i "Costi di famiglia"

Pressioni di Castelli che "vuole controllare le spese"

"Però tu al capo (Bossi) precisi la cosa del discorso soldi, che Castelli vuole andare a vedere la 'cassa' e quelli che sono i problemi, perché comunque tu non è che puoi nascondere quelli che sono i 'costi della famiglia', cioé da qualche parte vengono fuori". E poi ancora Dagrada: "Anche perché o lui, (Umberto Bossi, nota degli investigatori) ti passa come c'era una volta tutto in nero o altrimenti come cazzo fai tu". Questa telefonata, annotano gli investigatori, è "indicativa sull'ipotesi di riciclaggio, anche mediante l'utilizzo della 'cassaforte' della Lega".

Nell'intercettazione nell'indagine sul tesoriere della Lega Francesco Belsito, si legge ancora negli atti, "si rileva che Nadia parla chiaramente del 'nero' che Bossi dava tempo fa al partito. Ovviamente il significato del 'nero' è riconducibile alla provenienza del denaro contante che può avere varie origini, dalle tangenti, alle corruzioni o ad altre forme di provenienza illecita e non tracciabile". Denaro, scrivono ancora gli investigatori, "che poi veniva elargito senza lasciare 'traccia' a Bossi ed ai suoi familiari".

Mentre "d'ora in poi, a maggior ragione con le pressioni di Castelli che vuole controllare le spese, Nadia dice che bisogna trovare altre soluzioni per poter continuare a fare ciò". Quindi, riassumono gli investigatori, "invita Belsito a parlare col 'capo', Bossi, per far allontanare Castelli dal comitato amministrativo di gestione ed evitare così i controlli sui conti e sulle 'uscite' fatte a favore di Bossi e dei suoi familiari... definendoli contabilmente: 'I costi della famiglia'".

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