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La pinacoteca di Brera cade a pezzi, Morelli: "La gestisca il Comune"

Appello del consigliere leghista per la gestione di uno dei massimi patrimoni artistici milanesi: "Il federalismo potrà dare una nuova alba: non più Roma per la gestione"

«Solo il federalismo potrà risolvere i problemi della Pinacoteca di Brera, finchè la Pinacoteca rimarrà nelle maglie dei ministeri sarà difficile trovare una nuova alba per una risorsa che è di Milano, ma che gestisce Roma con risultati del tutto evidenti».

Alessandro Morelli, consigliere leghista a Palazzo Marino commenta le polemiche sorte a seguito dello scampato pericolo per lo Sposalizio della vergine di Raffaello e lo stato di degrado generale che colpisce la Pinaoteca. "l territorio, i privati e il Comune, sono in grado di dare delle risposte alle necessità di Brera, non certo l'elefantiaca macchina ministeriale e le sue soprintendenze che si muovono ancora con retaggi del secolo scorso. Il Comune, con la sua promozione, potrebbe sviluppare al meglio la ricchezza della nostra Pinacoteca se solo ne avesse la possibilità, invece la distanza con burocrazie di stampo romano allunga i tempi e certo non agevola la valorizzazione di una delle eccellenze milanesi".

"Siamo pronti - conclude l'esponente del Carroccio - a lavorare con chiunque, privato e amministrazione, capisca che per avere una Grande Brera - conclude Morelli - è necessario passare da una gestione centrale ad una territoriale".

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