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Il Pirellone all'Agenzia del Farmaco, la proposta di Maroni. Ma la Lega è contraria

La sede del consiglio regionale sarebbe ceduta temporaneamente all'Ema in attesa di una eventuale sede definitiva dell'agenzia a Milano

E' polemica sulla proposta di Roberto Maroni di destinare il Pirellone a sede (seppure temporanea) dell'agenzia europea del farmaco (Ema), che sta cercando una nuova "casa" dopo la Brexit. Milano da subito è in prima linea per "accaparrarsi" l'agenzia, oggi a Canary Wharf: si pensava all'area di Expo, ma l'Ema sta affrettando i tempi del trasloco e questo significa che Milano non sarebbe pronta in tempo. A meno, appunto, di non trovare una soluzione a tempo.

L'ok deve arrivare dai gruppi politici, perché al Pirellone ha sede il consiglio regionale. Con un "sì", sarebbe possibile liberare il palazzo entro settembre trasferendo temporaneamente i gruppi a Palazzo Lombardia, dove ha già sede la giunta. Dalla cessione sarebbero comunque esclusi il "belvedere" al trentesimo piano e l'aula del consiglio regionale.

Ma proprio il partito di Maroni, la Lega Nord, sembra essere quello più contrario all'ipotesi. Massimiliano Romeo, capogruppo del Carroccio, ha detto chiaramente di avere "forti perplessità" nel vedere "ceduto il simbolo della Lombardia all'economia e alla burocrazia europea". Nessun "veto", invece, dal centrosinistra (Pd e Patto Civico), da Forza Italia e da Lombardia Popolare, mentre Cinque Stelle e Lista Maroni decideranno nella giornata del 28 marzo, ma non dovrebbero essere contrari.

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