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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica Duomo / Piazza della Scala

Perché a palazzo Marino sono comparsi i busti di Tognoli e Formentini

Si tratta di una antica tradizione iniziata con il conte Antonio Beretta, primo sindaco di Milano eletto nel 1860

Uno accanto all’altro, accomunati dal medesimo destino a palazzo Marino. Carlo Tognoli, sindaco di Milano dal 1976 al 1986, e Marco Formentini, sindaco dal 1993 al 1997, sono scomparsi lo stesso anno, il 2021, a distanza di due mesi. Formentini il 2 gennaio, Tognoli il 5 marzo. Ad entrambi la città ha reso omaggio nella sala Alessi di opalazzo Marino e le loro ceneri sono state tumulate, un anno fa, nella Cripta del Famedio del Cimitero Monumentale, trasferite dal Cimitero di Chiaravalle (Tognoli) e dal Tempio Crematorio del Monumentale (Formentini).

 Mercoledì pomeriggio, nel giorno in cui la città ricorda i suoi illustri e benemeriti, l’ultimo atto che li vede ancora insieme: il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel loggiato superiore di palazzo Marino, ha svelato i due busti che li raffigurano posti a un passo dall’ufficio dove da sindaci avevano lavorato.

Le loro effigi si uniscono a quelle degli altri primi cittadini scomparsi dalla fine dell’Ottocento ad oggi, una tradizione iniziata con il conte Antonio Beretta, primo sindaco eletto nel 1860, il cui busto è collocato all’interno del palazzo alla sommità dello scalone d’onore.

Le opere di Formentini e Tognoli sono state realizzate dalla fonderia Battaglia, storica fonderia milanese, attiva dal 1913, che nel corso della sua centenaria attività ha collaborato con i più importanti artisti italiani e internazionali nell’ambito della fusione a cera persa. Alla fonderia Battaglia si deve la realizzazione, in anni passati, di altri busti in bronzo di sindaci presenti nel loggiato di Palazzo Marino. I ritratti di Tognoli e Formentini sono stati modellati dall'artista Alessandro Conti, oggi presente alla cerimonia, attivo da anni nello staff della Fonderia.

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