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Caccia in deroga, a decidere saranno le province

Via libera in commissione al Pirellone, il testo in aula martedì prossimo: saranno le province a deliberare la caccia in deroga. Sel: "Escamotage per scaricare l'illegalità su altri enti"

La caccia in deroga si prepara a diventare realtà in Lombardia. Questa volta, però, senza un intervento legislativo diretto da parte della regione, che aveva provocato problemi con l'Unione europea. La regione delegherà infatti alle province la facoltà di attuare o meno la caccia in deroga per specie protette come lo storno, il fringuello, la peppola, la pispola e il frosone.

La commissione agricoltura del Pirellone martedì ha approvato un progetto di legge in tal senso, in cui è stata inserita la delega alle province attraverso un emendamento di Doriano Riparbelli (Pdl). Ora il testo dovrà essere approvato in aula martedì prossimo. "Le province potranno emanare un atto amministrativo mentre la regione fissa il quadro normativo - ha spiegato Mauro Parolini del Pdl - e questo a nostro avviso rispetta le regole europee".

FORMIGONI AVEVA PROVATO A DIRE "NO" - Formigoni era intervenuto inviando una lettera a Fabrizio Cecchetti, presidente del consiglio regionale, per esprimere la sua preoccupazione sulle possibili sanzioni dell'Unione europea già comminate in passato. "Il testo presenta macroscopici vizi di legittimità - aveva scritto Formigoni - risulta ormai assodato che il ricorso allo strumento legislativo costituisce di per sé una violazione dell'ordinamento comunitario oltre che di quello costituzionale". E aveva concluso invitando a valutare "le gravissime conseguenze pecuniarie" e a "rinunciare all'esercizio dell'iniziativa legislativa sulla materia".

SEL: "DELEGA DELL'ILLEGALITA' AD ALTRI ENTI" - Molto duro il commento di Chiara Cremonesi, capogruppo di Sel, che non ha partecipato al voto come gli altri esponenti di opposizione. "Viste le osservazioni di Formigoni - dichiara - il maxi-emendamento si può definire soltanto come una delega dell'illegalità ad altri enti. Lo stesso Formigoni evidenziava le gravissime conseguenze pecuniarie. Dunque l'atto, illegale, sa anche di sfida a Formigoni e dà tutta la dimensione di come l'idillio tra Lega e Formigoni sia definitivamente finito. Chiederemo la verifica di legittimità in ogni sede opportuna".

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