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Marijuana terapeutica, Radicali: "Tempo scaduto, ora il consiglio regionale ne parli"

Scaduti i termini di 90 giorni dopo la presentazione delle firme: la proposta prevede la possibilità di curarsi con la cannabis anche a domicilio e non solo negli ospedali

I termini sono scaduti a fine maggio, ma il consiglio regionale della Lombardia non ha ancora calendarizzato la discussione della proposta di legge di iniziativa popolare sulla canapa terapeutica anche a domicilio. Le firme erano state presentate dai Radicali a febbraio 2016 e lo Statuto regionale prevede appunto 90 giorni di tempo per la calendarizzazione. Dopodiché la proposta dovrebbe essere automaticamente inserita nel calendario dei dibattiti. Dovrebbe, appunto: perché a quasi metà settembre l'inserimento non è avvenuto.

I Radicali hanno così indetto una manifestazione davanti al Pirellone, per martedì 13 settembre alle 9.30: appuntamento in via Fabio Filzi. Saranno presenti Marco Cappato (già candidato a sindaco di Milano), Barbara Bonvicini e Sergio De Muro (coordinatori della raccolta firme). 

In Lombardia è possibile accedere a terapie a base di cannabis esclusivamente negli ospedali e per un numero molto ristretto di malattie, in seguito ad un ordine del giorno presentato dal Movimento 5 Stelle e votato favorevolmente anche dalla Lega Nord che, sulla base di un decreto ministeriale, accoglieva appunto la possibilità di curarsi con la cannabis. E nel frattempo il Partito Democratico ha presentato una sua proposta, sempre sulla marijuana terapeutica a domicilio.

"Ciascun consigliere regionale, comunque la pensi su questi temi, ha il dovere di attivarsi per interrompere la violazione dello Statuto e di esigere una assunzione di responsabilità da parte del consiglio regionale di cui fa parte", afferma Marco Cappato.

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