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Piano carceri, accordo raggiunto: 800 nuovi posti tra Busto, Bergamo e Opera

800 posti tra Bergamo, Busto e Opera. E' questa una delle intese firmate ieri tra la Regione e il ministero della Giustizia. L'altra riguarderà le misure di welfare che accompagnano gli interventi di ampliamento

Sono state sancite ieri, a Palazzo Pirelli a Milano, due intese tra ministero della Giustizia e Regione Lombardia per l'attuazione del Piano Carceri. La prima, spiega una nota della Regione, firmata dal presidente della Regione Roberto Formigoni e dal Commissario delegato per il Piano Carceri Franco Ionta, riguarda la localizzazione delle aree destinate alla realizzazione di nuove infrastrutture carcerarie: 800 posti tra Bergamo, Busto e Opera.

"SOVRAFFOLLAMENTO DISUMANO" - La seconda, sottoscritta dal ministro Angelino Alfano e dallo stesso presidente Formigoni, e' un Accordo quadro, che definisce misure di welfare che accompagnano gli interventi di ampliamento degli istituti penitenziari. Le intese hanno visto impegnato direttamente anche l'assessore regionale alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarieta' sociale Giulio Boscagli. Per Formigoni ''un Paese civile, come siamo, vuole garantire anche ai carcerati una vita degna. In alcune carceri il sovraffollamento e' davvero disumano, quindi e' un'opera di civilta', perche' noi puntiamo al recupero del colpevole, che deve scontare la giusta pena, ma poi deve essere messo in condizione di inserirsi nella societa'''.

800 NUOVI POSTI - ''Ho firmato - ha aggiunto Formigoni - l'intesa col ministero della Giustizia, i Comuni sono gia' d'accordo e quindi il Piano puo' essere attuato in tempi rapidi''. Per il ministro Alfano ''lo Stato puo' privare della liberta' chi compie un reato, ma non della sua dignita' e del suo diritto alla salute. Non e' uno slogan ma un programma; e le intese di oggi non sono un protocollo poetico, una proclamazione di intenti, ma atti che impegnano complessivamente 55 milioni di risorse''. ''Si tratta - ha spiegato ancora Alfano - di un autentico intervento di welfare carcerario: spesso di punta sull'edilizia carceraria senza parlare del recupero dei carcerati, o viceversa. La creazione di questi nuovi 800 posti e' concepita invece in un quadro che puo' aiutare il detenuto, una volta scontata la pena, a rientrare nella vita sociale e lavorativa'' (Asca).

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