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Finanziamenti in nero e battute sui nazisti, Fidanza si autosospende da Fratelli d'Italia

L'eurodeputato milanese lo annuncia in una nota

Carlo Fidanza, eurodeputato milanese di Fratelli d'Italia, si è autosospeso dal partito "al fine di preservarlo da attacchi strumentali". Lo scrive lui stesso in una nota dopo la pubblicazione, su Fanpage e Piazzapulita, di un servizio in cui un giornalista si è 'infiltrato' negli ambienti milanesi di Fdi fingendosi un possibile finanziatore. Nei video mandati in onda e pubblicati si vedono (e si sentono) Fidanza insieme a Roberto Jonghi Lavarini, uomo di lungo corso della destra milanese, e a diversi candidati tra cui l'avvocata Chiara Valcepina, per iniziative di campagna elettorale.

In alcuni spezzoni di filmato, Fidanza e Jonghi Lavarini si riferirebbero alla possibilità di contribuire 'in nero' economicamente alla campagna. In altre parti del filmato si fanno riferimenti espliciti al nazismo, all'antisemitismo ("l'amico ebreo ci serve"), al fascismo e al giornalista Paolo Berizzi, sotto scorta per avere avuto minacce dal mondo neofascista.

Nella nota, Fidanza ribadisce di non aver "mai ricevuto finanziamenti irregolari" e aggiunge che "in più occasioni che purtroppo non sono state mandate in onda, ho ribadito al 'giornalista infiltrato' che asseriva di voler contribuire alla campagna elettorale di una candidata la necessità di farlo secondo le modalità previste dalla normativa vigente". Secondo l'eurodeputato, "il fatto che questi ulteriori colloqui non siano stati trasmessi la dice lunga sulla serietà di questa inchiesta e contribuisce a dare di me e della mia attività politica un'immagine totalmente distorta"

Promettendo vie legali, Fidanza aggiunge: "Mi avvicino ai trent'anni di impegno politico, senza mai una macchia e sempre a testa alta. Non c'è e non c'è mai stato in me alcun atteggiamento estremista, razzista o antisemita. Semmai, nelle immagini pubblicate, ironicamente contestavo proprio le inaccettabili affermazioni a suo dire goliardiche di Roberto Jonghi Lavarini, che non hanno né possono avere alcuna cittadinanza in Fratelli d'Italia, partito in cui peraltro lo stesso non è iscritto né ricopre alcun ruolo". Infine la solidarietà a Berizzi: "Ho avuto più volte occasione di polemizzare con Paolo Berizzi - scrive Fidanza - per alcune sue campagne di stampa (da qui l'ironia mostrata nel video), ma naturalmente giudico inaccettabile che un giornalista debba vivere sotto scorta per le minacce ricevute e per questo, pur nella irrinunciabile diversità di opinioni politiche, gli esprimo la mia solidarietà sincera".

Giorgia Meloni, leader di Fdi, aveva chiesto di poter visionare il girato integrale che riguarda Fidanza prima di prendere decisioni in merito. La lista Europa Verde, invece, aveva annunciato un esposto alla magistratura.

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