Mozione contro carriera alias, Fdi ci riprova in Lombardia (e intanto manda un'email ai presidi)
Irrituale email di un consigliere regionale di Fratelli d'Italia ai dirigenti scolastici per "rendere nota" la mozione che verrà discussa tra poco, contro la carriera alias
Il consiglio regionale della Lombardia discuterà a breve la (contestata) mozione contro le carriere alias nelle scuole, presentata da Fratelli d'Italia (prima firma di Giacomo Zamperini). Il testo, inizialmente calendarizzato per l'inizio di luglio, era stato ritirato e rinviato, su richiesta dello stesso partito presentatore, e ora è arrivato il momento di riparlarne.
Intanto, però, un consigliere di Fdi in Lombardia si è portato avanti. Si tratta del bergamasco Pietro Macconi, con un passato in Alleanza Cattolica (negli anni '70) e, più recentemente, nel Popolo della Famiglia, movimento politico ultra-cattolico. Macconi ha inviato una mail ai dirigenti scolastici lombardi con cui 'avvisa' della mozione (allegandola all'email) e aggiunge che "la richiesta al ministero è di intervenire in ragione del contrasto alla diffusione della carriera alias nelle scuole, che desta giusta preoccupazione nelle famiglie, attesa l’innaturale ideologia volta alla fluidità di genere".
Un'email irrituale, denunciata da Luca Paladini, consigliere regionale della Lista Majorino-Patto Civico e storico leader dei Sentinelli. La mozione ovviamente non potrà di per sé vietare qualcosa in termini scolastici, ma appunto chiederà al ministero un intervento. L'altra richiesta è una ricognizione delle scuole lombarde che hanno già attivato la carriera alias. Prima della pausa estiva erano 29, di cui 13 in città metropolitana di Milano: Liceo Brera, Istituto Paolo Frisi, Educandato Emanuela Setti Carraro, Liceo Volta, Isp Bonaventura Cavalieri, Liceo Caravaggio, Liceo Virgilio, Iis Verri, Iis Agnesi, Iis Besta a Milano città; e poi il Liceo Rebora a Rho, l'Iis Quasimodo a Magenta e l'Ic Montessori a Bollate. A queste vanno aggiunte molte università lombarde: Statale, Bicocca, Politecnico, Insubria, Bergamo, Brescia e Pavia.
La carriera alias prevede che lo studente possa utilizzare un nome fittizio che corrisponda all'identità di genere nella burocrazia interna (documenti, registri di classe e così via). La strada era stata aperta dalle università, per poi essere accolta anche in varie scuole. Nella mozione presentata da Fratelli d'Italia si leggono anche considerazioni giuridiche sul cambio di nome, regolato dal codice civile solo nei casi e con le formalità previste dalla legge e quindi non in ambito scolastico: va però detto che la carriera alias non interviene giuridicamente sul 'prenome' anagrafico, ma solo a livello pratico per rendere più semplice la vita dello studente a scuola o in università.
Come a luglio, intanto, anche a settembre (il giorno 11 alle sei di pomeriggio) si terrà una manifestazione per protestare contro la mozione.