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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Case popolari, "MM non diventi una super holding che fa di tutto"

Intanto in 10 mila rispondono alla ricerca di personale

Metropolitana Milanese procede spedita sulle case popolari: manca davvero poco al giorno in cui sostituirà Aler nella gestione di quelle di proprietà del comune di Milano e serve personale da formare. Dopo gli avvisi di ricerca, sono state 10 mila le candidature. Una cifra impressionante. Le selezioni sono già partite e il centrodestra teme il "clientelismo", chiede di partecipare e assistere ai colloqui.

I sindacati chiedono invece a MM di considerare i circa 200 esuberi di Aler: persone assunte appositamente quando l'azienda regionale prese in carico le case popolari del comune, che ora risultano inutili. La stessa richiesta è stata avanzata anche dall'assessore regionale alla casa, Paola Bulbarelli. Per il momento, però, dalla dirigenza di MM non c'è stata alcuna risposta in tal senso. Anche perché nei quartieri popolari non sono affatto contenti della gestione Aler, sia in termini di (in)efficienza sia in termini di personale.

Anche dalla maggioranza di centrosinistra si eleva una voce critica. E' quella di Marco Cappato, consigliere comunale radicale. Che condivide la decisione del comune di farsi carico della gestione delle case popolari ma ha chiesto che MM non diventi 'infrastrutture milanesi' e, dopo avere gestito l'emergenza, non diventi soluzione permanente. "MM si trasformerà in una super-holding pubblica agli ordini della politica comunale milanese", avverte Cappato: "Il rischio è quello di seguire la parabola di Infrastrutture Lombarde, che per decenni ha operato contro il mercato e la concorrenza".

Secondo Cappato, inoltre, solo una società distinta consentirebbe "di individuare con chiarezza il costo del servizio pubblico delle case popolari e di consentire la continua verifica della migliore soluzione per la gestione di tale servizio, incluso il coinvolgimento dei privati sulla base di bandi pubblici".

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