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Per l'assessore "se ti vesti come una cubista del Pacha" te la cerchi

Succede a Cassina de' Pecchi. Lui, che copia le parole di Roberto Parodi, si dice vittima di "shitstorm" e si vede costretto a cancellare il post

Il post su Facebook è stato cancellato, ma l'assessore di Cassina de' Pecchi, Città metropolitana di Milano, resta impigliato in una polemica che ha costruito lui stesso, con un'uscita pubblica sul catcalling, di cui si parla tanto in questo periodo. Gianluigi De Sanctis, leghista con delega alla sicurezza, ha scritto che «non è intelligente» che le ragazze si vestano «come cubiste». Parole non sue, in verità, ma estrapolate da un video dello scrittore Roberto Parodi, che però aveva fatto un ragionamento leggermente diverso.

Perfino la sua sindaca, Elisa Balconi, ha preso le distanze insieme ad altre tre esponenti della maggioranza, tra cui la presidente del consiglio comunale e un'altra assessora. «La nostra opinione è che tutte le donne, al pari degli uomini, abbiano il diritto di vestirsi come desiderano senza per questo dover essere oggetto di apprezzamenti fuori luogo o offese o molestie». Più chiaro di così. Eppure De Sanctis, cancellando il post, ha dichiarato di sentirsi vittima di "shitstorm", letteralmente "tempesta di m...", e che il suo post non era stato compreso.

post catcalling gianluigi de sanctis-2

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