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Chi è Mario Mantovani, il fedelissimo di Berlusconi arrestato per corruzione

Imprenditore nell'assistenza a disabili e anziani, eurodeputato per dieci anni, legatissimo (fino a ricorsi al Tar) alla poltrona di sindaco del suo paese, Arconate

Considerato "fedelissimo" di Silvio Berlusconi, Mario Mantovani (arrestato martedì 13 ottobre per presunta corruzione) ha una lunga storia politica alle spalle. Milita in Forza Italia dal 1994 e ha seguito il percorso nel Popolo della Libertà e poi ancora in Forza Italia quando il movimento del cavaliere è stato rifondato. 

Sindaco di Arconate (il comune in cui risiede) dal 2001, è stato parlamentare europeo dal 1999 al 2009 e senatore eletto sia nel 2008 sia nel 2013, quando però ha rinunciato a Palazzo Madama perché eletto anche nel consiglio regionale della Lombardia con quasi 13 mila preferenze in provincia di Milano (primo nella lista del Pdl). Nel 2008 è diventato sottosegretario ai trasporti nel governo di Silvio Berlusconi. 

Nel 2013, con il suo ingresso in regione, il neo presidente Roberto Maroni lo nomina vice in giunta e assessore alla sanità, delega molto importante perché gestisce circa due terzi del bilancio del Pirellone. Nel 2015, subito dopo l'approvazione della riforma sanitaria regionale che, tra l'altro, accorperà gli assessorati a sanità e welfare, la delega gli viene tolta dallo stesso Maroni, che l'assume a sé ad interim in vista appunto dell'accorpamento. 

Mantovani è stato anche coordinatore regionale del Popolo della Libertà dal 2011 al 2013 e responsabile nazionale delle politiche sociali.

Famosa è la sua ritrosia a rinunciare alla carica di primo cittadino di Arconate. Eletto una prima volta nel 2001 e una seconda volta nel 2006, non avrebbe potuto concorrere per un terzo mandato. Ma nel novembre del 2008 i consiglieri comunali della sua maggioranza si sono dimessi, a metà consiliatura, per potergli permettere una terza candidatura. Così Mantovani è stato rieletto sindaco anche nel 2009, sempre con alte percentuali. 

Nel 2013, una volta eletto sia in senato sia in consiglio regionale e nominato assessore, doveva scegliere. E se per dimettersi da senatore non ci ha messo molto, non così per dimettersi da sindaco. Resistette per mesi, con tanto di ricorso al prefetto e al Tar. I suoi consiglieri comunali arrivarono a respingere le sue dimissioni.

Nel 2007, tra l'altro, aveva conferito la cittadinanza onoraria di Arconate a Rosa Berlusconi, la mamma dell'ex premier. E nel 2013, quando - dopo le sue dimissioni da sindaco - ha corso per Arconate da semplice candidato al consiglio comunale, fu ripreso a un incontro pubblico mentre 'prometteva' ai concittadini un 'occhio di riguardo' nell'assegnare posti in assessorato. In quella occasione Mantovani si è poi scusato affermando di essere stato frainteso. 

Nella vita privata Mantovani è imprenditore. Nel 1990 ha fondato la Onlus Sodalitas, che gestisce colonie estive e residenze a Bellaria e Igea Marina. Nel 1996 ha avviato la Fondazione Mantovani, che realizza e gestisce residenze sanitarie assistenziali per anziani. In tutto Mantovani gestisce undici strutture per un totale di 830 posti letto e tredici centri diurni per disabili.

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