Mario Melazzini, nuovo assessore alla Sanità della Regione Lombardia

Mario Melazzini è nato a Pavia, 54 anni fa.

Direttore dell’Unità operativa di Day hospital oncologico della Maugeri della sua città, è affetto da sclerosi laterale amiotrofica e ricopre la carica di presidente nazionale dell’Aisla (Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica).

È direttore scientifico del centro clinico "Nemo" della Fondazione Serena al Niguarda per la ricerca e la cura delle malattie neuromuscolari.

Collabora inoltre con il centro ricerche «Sclerosi Laterale Amiotrofica» della Fondazione Maugeri.

La sua storia personale è triste ma, allo stesso tempo, indicatrice di quanta forza possa esserci in una persona. Nel febbraio del 2002, all'apice della carriera e in perfetta forma fisica, durante un giro in bicicletta si accorse che non riusciva a usare il piede sinistro. Dopo un anno di analisi il verdetto: è sla, sclerosi laterale amiotrofica. 

Da allora è costretto a una sedia a rotelle, ma ciò non gli ha impedito, però, di diventare voce di centinaia di persone che soffrono questa patologia e proseguire una brillante carriera come medico. 

"La sua stessa professione acquista una nuova profondità. Ora, infatti, Mario vede le cose «dall’altra parte». Entra in contatto con decine di persone fragili e in compagnia di un cantautore famoso e di una badante romena incomincia la sua più grande battaglia: quella contro la solitudine e l’abbandono che spesso accompagnano le patologie più gravi, contro quel sentimento di esclusione e di insignificanza che prima o dopo coglie tutti coloro che soffrono di handicap invalidanti. Adesso non vuole più morire, ma «godere ogni minuto del miracolo di essere vivo»", si legge nella presentazione di un suo volume, Un medico, un malato, un uomo. Come la malattia che mi uccide mi ha insegnato a vivere, edizioni Lindau.