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Cimiteri in Lombardia, la Lega: "Stop agli spazi per le tombe dei musulmani"

L'emendamento prevede che gli spazi dati in concessione alle associazioni debbano poi accogliere tutti, a prescindere dalla fede. Le conseguenze

Stop al proliferare dei cimiteri riservati agli islamici. Lo scrive nero su bianco, e a chiare lettere, il consigliere regionale della Lega Andrea Monti, brianzolo di Lazzate, festeggiando l'approvazione di un emendamento "ad hoc" alla legge funeraria della Lombardia in cui si prevede che la concessione ad associazioni di aree interne ai cimiteri debba garantire la sepoltura indipendentemente dal sesso, dall'etnia e dalla religione.

"Mettiamo fine a pratiche che tendono a ghettizzare in una realtà, quella del cimitero, che è pubblica e dove non dovrebbero esistere discriminazioni di sorta", spiega Monti. Una decisione che senz'altro genererà polemiche.

Nei cimiteri italiani, infatti, esistono già, e da moltissimo tempo, zone "riservate" a culti specifici. Ad esempio zone per gli ebrei o per i valdesi. E, da qualche tempo, anche per i musulmani. Per i quali sussistono regole di sepoltura piuttosto precise. Come il fatto di essere rivolti verso La Mecca, condizione che quasi "obbliga" ad avere spazi "disegnati" apposta, perché le bare sotto terra devono essere tutte rivolte nella stessa direzione. 

Ancora, è evidente che la classica cappella cristiana presente nei cimiteri non è adatta come spazio di preghiera per i musulmani. La soluzione più semplice per risolvere tutte queste differenze è quella, appunto, di prendere in concessione uno spazio cimiteriale. 

Il precedente a Milano (col centrodestra)

Si fa poca fatica a "scavare" nel passato per trovare una giunta di centro-destra che ha "aperto" alle sepolture specificatamente musulmane. Nel Comune di Milano, dal 2005, esiste uno spazio di 800 posti al cimitero di Bruzzano, il campo 3. Posti decennali a rotazione, a cui si aggiunge un ossario comune destinato esclusivamente ai cittadini di religione islamica.

Dichiarava all'epoca l'assessore comunale ai servizi funebri, il forzista Giulio Gallera, oggi assessore regionale al welfare: "Un passo concreto verso la completa integrazione dei cittadini di religione islamica e rappresenta un prezioso contributo alla costruzione di una serena e civile Milano multietnica".

Parole che, oggettivamente, non si conciliano facilmente con l'emendamento leghista approvato dalla maggioranza in consiglio regionale (Lega-Forza Italia-Fratelli d'Italia), dello stesso colore politico di quella maggioranza milanese, con sindaco Gabriele Albertini, che aprì Bruzzano ai defunti musulmani. 

Per Monti, l'emendamento "garantisce che il cimitero sia una struttura comunale aperta a tutti i cittadini del bacino". A parole si utilizza il principio di non discriminazione, nei fatti il rispetto delle regole di sepoltura diverse, dettate dalla religione, ed in particolare la direzione delle tombe, sarebbe più facilmente perseguibile proprio con spazi "ad hoc". 

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