rotate-mobile
Politica

Città metropolitana, scontro a sinistra: Caputo (Pd) attacca la Benelli

L'assessore di Palazzo Marino aveva parlato di Pisapia come "primo sindaco metropolitano". Il consigliere provinciale: "Dichiarazioni arroganti"

E' scontro all'interno del centrosinistra sulla Città metropolitana dopo l'intervista di Daniela Benelli (assessore in comune) al "Corriere della Sera". Le risponde per le rime Roberto Caputo, consigliere provinciale del Partito democratico. E i toni sono accesissimi.

La Benelli aveva puntualizzato i "paletti" del comune di Milano, mettendo inevitabilmente in evidenza i nervi scoperti, i punti su cui comune e provincia divergono. Anzitutto chi guiderà la Città metropolitana? Secondo i piani attuali, all'inizio sarà il sindaco di Milano, poi si andrà a vere e proprie elezioni. Per Daniela Benelli l'elezione diretta non è sbagliata "però oggi significherebbe rifare la provincia", mentre il disegno è quello di arrivare prima a una sorta di cooperazione tra comuni e poi, in un secondo tempo, andare a elezioni. E per quanto riguarda i tempi, la Benelli è chiara: da qui al 2016 (scadenza del primo mandato di Pisapia) c'è troppo poco tempo per "scomporre e riorganizzare il comune. Ci vorrebbe un altro mandato".

Parole che non sono andate giù a Caputo. Che parla di "dichiarazioni arroganti, autoreferenziali e fastidiose". Secondo Caputo, il modello che ha in mente l'assessore milanese è quello di "una riproduzione di un'area vasta amministrata da un commissario, in questo caso Pisapia, che dovrà vedersela con 134 sindaci dei comuni".

Massimo Gatti (Rifondazione-Comunisti italiani) parla di "iniziative da dilettanti allo sbaraglio come quelle dell'assessore Benelli che si arroga poteri che non ha, e preferisce parlare di funzioni chiedendo che alle città metropolitane siano attribuiti da subito i trasporti, l'edilizia scolastica, le politiche ambientali e quelle del lavoro, e soprattutto che gli organi del nuovo ente siano "rapidamente eletti dagli oltre tre milioni di residenti".

E infine il capogruppo Idv Luca Gandolfi definisce "bizzarra" la concezione di Daniela Benelli: "Presupposto è che i cittadini scelgano chi li governa", afferma l'esponente dipietrista contestando l'ipotesi di non scegliere con le elezioni il futuro sindaco metropolitano.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Città metropolitana, scontro a sinistra: Caputo (Pd) attacca la Benelli

MilanoToday è in caricamento