rotate-mobile
Politica Musocco / Piazzale Cimitero Maggiore

Estrema destra commemora i caduti della Rsi: denuncia in procura

Divampa la polemica dopo che 300 militanti di Casa Pound e Lealtà Azione hanno ricordato i morti "repubblichini" il 25 aprile. E c'è chi chiede le dimissioni dell'assessore D'Alfonso

Come ogni anno si è svolta la commemorazione dei caduti della Repubblica sociale italiana al campo 10 del Cimitero maggiore di Milano, dove sono sepolti oltre mille morti. L'appuntamento, per circa trecento militanti di estrema destra milanesi, per la mattina del 25 aprile. Accanto ad ogni lapide è stata apposta una bandierina tricolore con l'aquila romana, oltre ad una grande bandiera simile a quella fatta rimuovere dal comune nel 2014 (che aveva anche il fascio littorio). Infine i partecipanti, soprattutto membri di Lealtà Azione e Casa Pound, hanno fatto il saluto romano.

Immediata la protesta di Simone Zambelli, presidente del consiglio di zona 8 (Sel), e di Antonella Barranca, coordinatrice dell'Anpi di zona 8, che hanno presentato un esposto in procura affermando che la manifestazione era stata preannunciata su Facebook e che - contrariamente a quanto è avvenuto in passato - "si è fatto uso di bandiere, loghi e simboli del ventennio fascista". Zambelli e Barranca chiedono sia applicata la Legge Mancino, che prevede il divieto di esposizione di simbologie di stampo fascista. Tanto più che gli stessi avevano avvertito i dirigenti del cimitero e l'assessore competente, Franco D'Alfonso.

"Chi di dovere era stato avvisato", tuona Alessandro Bescapé, dei Comunisti italiani di zona 8. "Adesso, se non sono in grado di far rispettare le norme di legge negli ambiti che competono loro, chi è responsabile del Musocco e l'assessore D'Alfonso dovrebbero dimettersi".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Estrema destra commemora i caduti della Rsi: denuncia in procura

MilanoToday è in caricamento