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Indagati e in carcere, ma con superbonus da 30mila euro

Nonostante i vertici della sanità lombardia siano "azzerati" per tangenti, i direttori generali, indagati, prenderanno lo stesso bonus vicini ai 30mila euro

Accusato di aver incassato una mazzetta per truccare un appalto da oltre 9 milioni. E' in carcere, ma questo non gli impedirà di guadagnare il super bonus da circa 30mila euro che la Regione Lombardia dà per il "raggiungimento" dei premi aziendali 2012. 

Stanno montando polemiche, in queste ore, sulle retribuzioni extra dei dirigenti della sanità lombarda indagati. Quello di Luigi Gianola (Lega), numero uno dell'ospedale della Valtellina, è il caso più eclatante. Avrebbe accettato, secondo le accuse da provare, la promessa di una somma di denaro di 500mila euro per l'appalto, e ne avrebbe già prese 5mila. 

Ma questo non conta sul "pagellino" del Pirellone, stilato sui 30 direttori generali lombardi: ogni anno, in centesimi, viene stilata una classifica. I bonus raggiungibili arrivano a quasi 31mila euro, come scrive il Corriere. E non sono stati fermati, "pena ricorsi". 

Sono sette in Lombardia gli ospedali con la poltrona di dg vuota: il Niguarda, il San Gerardo, l'Asl di Monza, l'Asl di Varese, l'Asl di Sondrio, l'ospedale della Valtellina e l'ospedale di Brescia. 

Riceveranno profumatissimi assegni intorno ai 30mila euro anche Simona Mariani, dell'ospedale di Cremona (arrivata al decimo posto) e indagata per tangenti, il ciellino Pasquale Cannatelli, sotto in chiesta di un giro di case scontate, Danilo Gariboldi (Chiari), Luca Stucchi (Mantova) e Mara Azzi (Desenzano). Tutti indagati. 

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