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Blitz di Casapound a Palazzo Marino: condannato l'editore di Altaforte

L'uomo avrebbe aggredito due persone nel cortile della "casa comunale"

Con le attenuanti generiche che hanno compensato le aggravanti, il giudice Silvana Pucci di Milano ha condannato a un anno di reclusione l'esponente di Casapound Francesco Polacchi, editore di Altaforte, per lesioni personali. Polacchi era accusato di avere aggredito un militante dell'Anpi e un attivista all'interno di Palazzo Marino, il 29 giugno del 2017, quando il movimento di estrema destra Casapound fece "irruzione" nella sede del Comune di Milano con l'obiettivo di contestare il sindaco Beppe Sala in aula consiliare.

Sala era finito sotto indagine (per Expo 2015) e Casapound voleva chiedere le sue dimissioni. Contemporaneamente, in piazza della Scala era in corso una manifestazione organizzata da alcuni centri sociali, per chiedere residenza e diritti per gli abitanti dei quartieri popolari milanesi. Una delegazione (autorizzata) dei manifestanti è entrata a palazzo Marino per essere ricevuta e, nel cortile, è avvenuto l'incontro con Casapound. Il tempestivo intervento della polizia locale ha permesso che l'incontro non si tramutasse in un vero e proprio scontro.

Non così all'esterno, in piazza, dove invece è dovuta intervenire la celere con alcune cariche per evitare che la situazione degenerasse. Successivamente i militanti dei centri sociali hanno parlato di due membri della delegazione (che doveva essere ricevuta dal capo di gabinetto del sindaco) seriamente feriti, di cui un ultra sessantenne al pronto soccorso. 

Con Polacchi condannato anche Maurizio Zatelli: sarebbero stati loro, secondo le indagini, a compiere l'aggressione nel cortile di Palazzo Marino. Entrambi dovranno versare una provvisionale di risarcimento alle due parti civili per 1.500 euro in totale. Altre condanne al processo per due militanti di Casapound, a quattro mesi di reclusione ciascuno.

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