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Sabato, 20 Aprile 2024
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Podestà al congresso: "Primarie per non avere candidati paracadutati"

Ovazione per il presidente della provincia al congresso provinciale del Pdl quando parla di primarie, ma una certa freddezza in altri passaggi. Guido Podestà affronta un congresso difficile, sfavorito contro Sandro Sisler

"Qualcuno dice no ai doppi incarichi? Dopo 46 anni di lavoro si possono fare anche più cose, se si è disposti a sacrificare il proprio tempo". E' agguerrito Guido Podestà, presidente della provincia di Milano e candidato a coordinatore provinciale del Pdl, nel suo intervento. Il suo problema principale è quello di giustificare una candidatura spuntata quasi all'ultimo minuto, di fatto contro quella di Sandro Sisler, che è ancora il favorito e che gode l'appoggio di quasi tutto lo Stato Maggiore del partito. Podestà ha comunque ricevuto ufficialmente l'appoggio dell'ex sindaco di Milano Gabriele Albertini e di Bruno Dapei, presidente del consiglio provinciale. Oltre che, ovviamente, di Stefano Maullu e della sua "corrente".

C'è chi dice che lo ha fatto perché teme, da qualche settimana, che il suo candidato Pietro Tatarella perda il congresso cittadino. Ma lui respinge l'idea: "Senza la mia candidatura - spiega dal palco - oggi non saremmo così numerosi, e anziché un vero congresso si celebrerebbe un convegno che si risolve in un applauso verso un nome deciso da sei o sette persone in un ufficio".

Tutto il suo intervento ruota attorno alla democrazia interna come valore, "per non dare più a Silvio Berlusconi tutte le responsabilità nel bene e nel male" ma al contrario aprirsi al confronto interno di idee.

Guido Podestà ha poi dato una "stoccata" ai dirigenti locali del Pdl: "Abbiamo perso nella città-simbolo, siamo arrivati al ballottaggio con percentuali del 43% contro il 47% che credevamo dovessero essere invertite, e in 8 mesi non abbiamo fatto ancora una seria riflessione sul perché della sconfitta. Troppo comodo dire che la Moratti non era abbastanza empatica: allora perché l'avremmo candidata?".

Una vera ovazione l'ha ricevuta quando ha parlato di primarie. "Non può accadere più che a uno o due mesi dalle elezioni qualcuno paracadutato in una lista bloccata e non si premia chi ha lavorato per 20 anni", ha detto scatenando gli applausi della platea. Ovazione in quel momento, ma una certa freddezza in altri. Podestà si prepara a un pomeriggio di attesa, abbastanza difficile, nella sua sfida a Sisler, oggi presidente dell'Aler Monza Brianza, che viene appoggiato da La Russa e gli ex An ma anche da Mantovani e dalla componente ciellina. Minori speranze il giovane Alberto Villa, che ufficialmente gode soprattutto dell'endorsement dei Tea Party, e il sindaco di Basiglio, Marco Flavio Cirillo.

Il congresso va avanti fino a tarda sera: dalle 13 sono aperti i seggi, nel frattempo parleranno i militanti dal palco. Oltre alla scelta del coordinatore si vota anche per i membri del coordinamento. Sono disponibili 30 posti, di cui 18 andranno al coordinatore eletto: 15 nomi "bloccati" oltre ai 3 più votati tra i tesserati aggiunti (sulla scheda si può indicare la preferenza per qualunque tesserato). Lo spoglio è previsto per le 23.

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