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Corruzione e politica: quel pranzo a tre che inguaia Lara Comi

Secondo una arrestata, la Comi partecipò a un pranzo in cui si discusse di creare società per far transitare finanziamenti elettorali

Laura Bordonaro, professionista arrestata nella maxi inchiesta sulla corruzione politica che ha "sfalciato" Forza Italia a Varese e Milano nel mese di maggio 2019, nell'interrogatorio ai magistrati (rispondendo peraltro a una domanda del suo avvocato) ha messo nei guai Lara Comi, nel frattempo prima dei non eletti al Nord-Ovest (ma tornerebbe a Bruxelles se Berlusconi optasse per un'altra circoscrizione). 

La professionista, alla domanda se sospettasse una attività "non limpida" da parte di Nino Caianiello, plenipotenziario di Forza Italia in provincia di Varese nonostante ufficialmente la responsabile provinciale fosse proprio la Comi, ha risposto che, a settembre 2018, assistette a un pranzo a Fiuggi, in occasione del congresso di Forza Italia, tra Caianiello, la Comi e Carmine Gorrasi, che ha sostituito la Comi come responsabile provinciale pochi giorni prima dell'inchiesta.

In quel pranzo, secondo la versione della Bordonaro, i tre avevano discusso su come costituire una o più società in modo da far transitare i finanziamenti elettorali e far tornare parte di quel denaro nella disponibilità di Caianiello. Lara Comi è indagata nell'inchiesta per un presunto finanziamento illecito: 31 mila euro in cambio di un testo risultato scaricato da internet.

Bordonaro, finita ai domiciliari il 7 maggio, era amministratore delegato di Accam, la società che gestisce l'inceneritore di Busto Arsizio, e secondo i magistrati avrebbe attivamente partecipato agli "intrighi" di Caianiello mettendogli a disposizione anche il suo ruolo nella società pubblica. Comi ha smentito seccamente la ricostruzione di Bordonaro del pranzo con Gorrasi e Caianiello a Fiuggi.

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