Raffica di emendamenti: la notte non basta per la delibera Sea-Serravalle
Dopo 16 ore filate di discussione in aula (la seduta ad oltranza è iniziata mercoledì alle 17), l'approvazione della delibera sulla cessione congiunta con la Provincia di Serravalle e la quotazione di Sea non è ancora arrivata
La notte non è bastata alla maggioranza di centrosinistra in Consiglio comunale per superare l'ostruzionismo dell'opposizione e i malumori nella stessa coalizione arancione. Anzi, proprio questi ultimi sarebbero il motivo per cui, dopo 16 ore filate di discussione in aula (la seduta ad oltranza è iniziata mercoledì alle 17), l'approvazione della delibera sulla cessione congiunta con la Provincia di Serravalle e la quotazione di Sea non è ancora arrivata.
Ad allungare a dismisura i tempi, più che la raffica di emendamenti presentati (oltre 200 e di questi alcuni anche dei 'ribelli' di maggioranza) è stata la mancanza di un accordo sul contingentamento dei tempi per l'esame delle proposte di modifica.
Tre volte si è provato in Ufficio di presidenza a far passare la delimitazione dei tempi e tre volte i tentativi sono naufragati.
Ai voti favorevoli dei Pd Natale Comotti e Andrea Fanzago si sono contrapposti quelli negativi di Riccardo De Corato (Pdl) e di Luca Lepore (Lega), oltre all'astensione del presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo (Fds), assai critico sulla delibera. Niente da fare quindi e l'aula è perciò ancora ferma all'esame del decimo emendamento.
Poco prima delle 9 la maggioranza si è riunita per cercare una via d'uscita all'impasse, anche perché il voto deve essere portato a casa entro giovedì se non si vuole pregiudicare la riuscita della quotazione in Borsa della società aeroportuale entro l'anno.
Durante la notte c'è stato anche un acceso e prolungato scontro su un emendamento tecnico del Pd per correggere una norma statutaria di Sea, riguardo alle percentuali per poter prendere decisioni di rilievo in sede di consiglio d'amministrazione. Rizzo e le opposizioni hanno chiesto alla maggioranza di ammettere schiettamente che esiste un previo accordo con Gamberale e F2i per evitare che vengano poi smentite in cda decisioni prese dal consiglio comunale.
