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Marcello Dell'Utri torna libero, pena finita: era ai domiciliari a Milano

L'ex senatore di Forza Italia era stato condannato definitivamente per concorso esterno in associazione mafiosa

Gli restano due anni di sorveglianza speciale, ma Marcello Dell'Utri (già manager di Publitalia e poi politico di Forza Italia, considerato vicinissimo a Silvio Berlusconi) ha finito di scontare, il 3 dicembre, la condanna per concorso esterno in associazione mafiosa ed è quindi un uomo libero.

Inizialmente condannato a sette anni di reclusione (con sentenza definitiva del 2014), poi ridotta a cinque anni e alcuni mesi, scontati prima nel carcere di Parma e poi a Rebibbia, infine dal 2018 ai domiciliari nell'abitazione milanese per moviti di salute. L'accusa si fonda su un presunto patto di protezione siglato nel 1974 da Silvio Berlusconi con la mafia. Tornando libero, Dell'Utri per due anni avrà l'obbligo di firma presso il commissariato di polizia, ma intanto attende l'esito di un altro procedimento per il quale, in primo grado, è stato condannato a 12 anni di reclusione.

Si tratta della cosiddetta trattativa Stato-mafia, una vicenda nella quale Dell'Utri è considerato il "portatore" di una minaccia a Silvio Berlusconi quando questi era presidente del consiglio. L'accusa è infatti quella di minaccia a corpo politico dello Stato. 

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