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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Le dimissioni di Lucia De Cesaris. Reazioni

Majorino è "dispiaciuto", ma De Corato: "E' la maggioranza che l'ha fatta dimettere"

Non se le aspettava nessuno. Le dimissioni di Lucia De Cesaris da vicesindaco e assessore all'urbanistica del comune di Milano hanno sorpreso perfino i suoi colleghi di giunta. Così come nessuno pensa che la diatriba sull'area cani del Parco Trapezio di Santa Giulia possa avere innescato la decisione. Sicuramente, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ma se buona parte del Pd ha votato a favore dell'area cani (per rispettare un accordo con Forza Italia) nonostante il secco no del vicesindaco, che sottolineava che tecnicamente l'area cani non potesse essere realizzata lì, nessuno si aspettava le dimissioni.

Il sindaco Giuliano Pisapia, intervenendo in consiglio comunale, ha ricordato l'amore per la città da parte della De Cesaris e ha spiegato di sperare che ci possa ripensare.

Si dichiara "colpito e dispiaciuto" il collega di giunta (e candidato alle primarie del sindaco) Pierfrancesco Majorino. "Non mi pare vi fossero conflitti che la possano giustificare, sono molto dispiaciuto", aggiunge.

"Ripensaci!", afferma invece Elisabetta Strada, consigliera della lista Civica per Pisapia, l'unica - lunedì sera - a dichiarare apertamente in aula che non avrebbe votato contro, ma si sarebbe astenuta, proprio dopo avere capito le ragioni tecniche del no all'area cani della De Cesaris. "Le tue dimissioni sono inaccettabili. E' grazie all'enorme passione, lavoro e competenza che doni a tutti noi, che la nostra città è cambiata. Non è possibile continuare senza di te", scrive in una nota.

"I fatti di oggi - commenta Luca Gibillini di Sinistra Ecologia e Libertà - attengono a mesi di questioni aperte, non semplicemente a ieri sera". Sel - che non aveva partecipato all'accordo tra Pd e Forza Italia per 'chiudere' il bilancio - aveva votato contro l'emendamento sull'area cani.

"Siamo dispiaciuti e speriamo che ci ripensi", spiega in consiglio comunale Lamberto Bertolè (capogruppo del Pd) richiamando la necessità di "un messaggio di unità della coalizione" e ricordando che "finora abbiamo sempre trovato la sintesi quando c'erano divergenze".

"Questo centrosinistra è incapace di restare unito perfino su un'area cani", commenta il consigliere comunale di Forza Italia Gianluca Comazzi, autore dell'emendamento che lunedì sera ha scatenato la diatriba tutta interna alla maggioranza. E il coordinatore cittadino di Forza Italia Giulio Gallera crede che si tratti di una specie di 'abbandono nave': "De Cesaris, vero motore della giunta, girando molto a Milano si è resa conto e ha toccato con mano il crollo verticale di consensi per la giunta Pisapia", commenta Gallera: "E ha colto la prima occasoine per non finire sotto le macerie di questa maggioranza".

"Penso sia stata la maggioranza a farla dimettere", spiega invece Riccardo De Corato, consigliere comunale di Fratelli d'Italia: "Si capisce che c'è qualche problema, dalla nota che ha diramato, a cominciare dallo stadio. Conoscendo il caratterino che ha, non credo sarà facile per Pisapia farla tornare indietro".

"Dopo la decisione di Pisapia di non ricandidarsi, ora Milano vive un altro abbandono, quello del vicesindaco", commenta Corrado Passera di Italia Unica e candidato a sindaco di Milano nel 2016. "L'amministrazione - prosegue - perde pezzi e legittimità. Non è questo il modo migliore per garantire unità e speditezza d'indirizzo politico alla città".

"Si è dimesso il vero sindaco di Milano", afferma Mattia Calise del Movimento 5 Stelle: "Tra il sindaco Pisapia che non si ricandida e latita in consiglio e il vicesindaco che si dimette, l'unica cosa certa è che gli interessi della cittadinanza sono del tutto secondari per costoro, impegnati come sono nei loro regolamenti di conti".

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