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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Trasparenza: le segnalazioni interne dei dipendenti del comune per smascherare i furbetti

Dipendenti che timbrano e scompaiono, presunti favoritismi ma anche acquisti a caro prezzo: tutte le segnalazioni (anonime e non) vengono esaminate ed eventualmente i comportamenti sanzionati

I furbetti del cartellino ci sono anche nel comune di Milano. Alcuni di loro sono stati smascherati dai loro stessi colleghi attraverso il "whistleblowing", in pratica la segnalazione anonima introdotta anche in Italia con la legge anti corruzione. Palazzo Marino ha introdotto nel 2015 uno strumento informatico integrato nell'intranet (la rete telematica interna). Il dipendente può segnalare comportamenti scorretti, irregolari o addirittura illeciti che verranno poi passati al vaglio dagli uffici competenti. Tutta l'attività di controllo viene poi resa disponibile - e pubblicata - sul sito del comune

In due anni sono state valutate ventisei pratiche, quattordici nel solo 2016. Vediamo alcuni casi. Molto particolare quello di un dipendente che, dopo un periodo di malattia, è tornato al lavoro nel suo ufficio comunale ma - si legge nella relazione annuale sull'attività dei controlli - «non svolge alcuna attività lavorativa, lamentandosi di avere problemi di vista, ma nel frattempo passerebbe la giornata lavorativa sul suo telefono e sul suo tablet». In questo caso, l'organismo di garanzia ha chiesto ai dirigenti di verificare nel più breve tempo possibile. La segnalazione è arrivata a ottobre 2016.

Nello stesso mese - e la verifica è ancora in corso - la segnalazione di una dipendente che «esce e si assenta dal servizio anche più volte nella stessa giornata». Avrà invece un provvedimento disciplinare (segnalazione non anonima di maggio 2016) la dipendente che - dopo avere timbrato l'ingresso, al mattino così come dopo la pausa - si assenta dal servizio. Ancora, alcuni dipendenti usufruirebbero di retribuzioni per ore straordinarie senza avere effettivamente lavorato, in particolare per i pacchetti disponibili durante gli eventi elettorali. E' da notare che, per retribuire ai dipendenti i servizi legati allo "straordinario elettorale", i comuni ricevono rimborsi dallo Stato italiano.

Altre segnalazioni riguardano presunti comportamenti scorretti di altro genere: come, ad esempio, l'acquisto di un proiettore per una cifra che il segnalante ritiene spropositata, oppure la presunta assenza di autorizzazione al pubblico spettacolo da parte di una società incaricata di partecipare agli eventi in Darsena e così via. Molte di queste segnalazioni, esaminate, non hanno portato a niente: evidentemente le cose non stavano esattamente come il segnalante credeva. E' chiaro però che controllare non fa mai male. 

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